Sergio Ortu
20 luglio 2004
Le scalinate dei bastioni veri e propri urinatoi a cielo aperto
Nella stagione estiva centinaia di nottambuli usano le discese a mare per evacuare i bisogni corporali, una pessima abitudine che si tramanda da anni

Continua ad essere una radicata abitudine quella di utilizzare le scalinate che dai bastioni portano alla scogliera sottostante e alle spiaggette come toilette sotto le stelle. Durante le torride nottate estive la passeggiata si riempie di giovani e meno giovani che dopo abbondanti boccali di bevande più o meno alcoliche devono necessariamente provvedere ad evadere bisogni fisiologici impellenti. Dove poter scaricare se non al buio delle scalinate o sulle spiaggette, il luogo più vicino ai locali del lungomare. La situazione è oggetto di continue ed incessanti lamentele di chi invece la mattina si reca al mare proprio sugli scogli piatti sotto i bastioni e si trovano costretti a transitare sulle maleodoranti e ancora umide scalinate e sugli scogli innaffiati come fossero urinatoi dei baldi nottambuli. La società di nettezza urbana più o meno quotidianamente cerca di lavare con getti d’acqua gli scalini pulendo dalle bottiglie anche la scogliera. Ma quest’ultima insieme alla spiaggetta del “Riservato” difficilmente può essere disinfettata dagli odori nauseabondi. Sarebbe auspicabile quindi dotare di cancelli gli accessi dai bastioni alla scogliera in modo da impedire l’accesso nelle ore notturne.
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