Il consigliere comunale propone alcune modifiche sulle zone B1 e B2 e presenta un ordine del giorno da discutere nel prossimo consiglio comunale
ALGHERO - «Il Consiglio Comunale impegna il sindaco e la Giunta a porre in atto con estrema urgenza tutti gli strumenti e gli atti necessari per modificare l’art. 6.4-lettera f) delle Nda del Piano Particolareggiato con norme valide per tutti gli interventi nella sottozona: l’altezza del fabbricato da calcolare dal piano stradale; i volumi da calcolare dai piani fuori terra; l’altezza massima consentita nelle “Zone B2” è quattordici metri; l’altezza massima consentita nelle “Zone B1” è sedici metri; l’altezza massima consentita nella “Zona B1” con lotto superiore ai millecinquecento metri quadri è diciannove metri».
Queste le idee espresse dal consigliere comunale Franco Calvia, che ha presentato un Ordine del Giorno, affinché venga inserito nel primo Consiglio Comunale utile. Il rappresentante dell’Ulivo a Palazzo Civico, parte dalla cronistoria delle leggi in materia edilizia, a partire dalla delibera consiliare che, nel 1999, revocò il precedente documento del 1997, mentre, con una nuova deliberazione del 2002, venne approvato definitivamente il Piano Particolareggiato delle zone B1e B2.
Secondo Calvia, «la qualità della vita nell’area urbana è considerata centrale in un modello sempre più armonizzato con il valore del vivere meglio e dell’abitare in città e la funzione del Piano stesso era volto a riqualificare e pianificare una città in grado di coniugare sviluppo economico, equità sociale e tutela ambientale – ma, secondo il consigliere - negli ultimi anni in città si è fatto un uso spropositato dell’edificazione nelle aree urbane, e in particolare nelle aree prospicienti il mare».
Il capogruppo dell’Ulivo in consiglio, sottolinea come l’Articolo 7 delle Nda del Piano Particolareggiato, «impone per alcuni lotti prospicienti il mare ed inseriti in isolati da indice di fabbricazione diverso la regolamentazione delle altezze al fine di garantire una prospezione con livelli degradanti verso il mare, oltreché l’altezza non deve risultare superiore a quella dell’edificio adiacente, o lotto confinante», tenendo presente che «ad oggi non è stato adottato il Piano Urbanistico Comunale e che non si conoscono le norme che determineranno la diminuzione delle volumetrie nelle aree urbane (B1-B2)e che quindi in attesa di tale provvedimento occorre adottare norme urgenti al fine di limitare le altezze nelle aree classificate B1-B2».
Nella foto: Il consigliere comunale Franco Calvia