Rivolto al presidente Cappellacci ha detto: La sua replica è debole e non è per nulla contestativa, non prevede nulla sui tempi né sui risarcimenti degli albergatori
CAGLIARI - In consiglio regionale si discute di G8 negato a La Maddalena. Dopo il presidente
Cappellacci ha preso la parola l’onorevole algherese Mario Bruno, capogruppo del Partito democratico: «Con questa iniziativa noi volevamo avere certezze su quanto sta accadendo. Prendiamo atto delle rassicurazioni del presidente Cappellacci ma non ci bastano le sue parole: è stato infranto un patto e minata la specialità».
«Altro che politica contestativa - sottolinea Bruno - in questa vicenda è mancata l’attuazione del principio di leale collaborazione e di tutte le regole che governano il patto tra lo Stato e la Regione Sardegna. Il G8 fu programmato a La Maddalena sulla base di un’intesa istituzionale, che non fu dunque calata dall’alto ma condivisa da tutti e che dal 21 settembre 2007 ci ha fatto orgogliosamente dire che la Sardegna avrebbe ospitato questo evento internazionale e gli eventi collaterali di una Sardegna terra di pace».
Rivolto poi al presidente Cappellacci, l’on. Bruno ha detto: «La sua replica è debole e non è per nulla contestativa, non prevede nulla sui tempi né sui risarcimenti degli albergatori. In queste condizioni non c’è spazio per un appello all’unità come quello che lei rivolge. Per questo presentiamo, difendiamo e chiediamo di votare la nostra mozione: vogliamo un’inversione di tendenza nel rapporto tra la Sardegna e lo Stato, un’inversione a favore degli interessi dei sardi».