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A.B.
19 giugno 2009
Regione: 6milioni di euro per gli insediamenti produttivi
L’annuncio dell’assessore Farris, a margine dell’Osservatorio della chimica

CAGLIARI – Intervenendo a margine della convocazione dell’Osservatorio della Chimica, che fa seguito alla riunione del 3 giugno, l’assessore regionale dell’Industria Andreina Farris, ha annunciato l’approvazione, da parte della Giunta Regionale, di una delibera concernente le sovvenzioni “Pip-Piani per gli Insediamenti Produttivi”, che prevede l’erogazione ai comuni di seimilioni di euro, a valere sui fondi del 2008, per la realizzazione d’infrastrutture o per incubatori d’impresa. «Anche questo - ha detto - significa rivitalizzare l’attività».
Per quanto riguarda la chimica, la Farris si ritiene soddisfatta per i tempi che sono stati dati alla questione “Vynils” di Porto Torres ma, soprattutto, si è soffermata sull’ultimo risultato conseguito dalla Giunta, ossia la nomina di un commissario sardo, nella terna prevista, su designazione del ministro Scajola. «Non si era mai visto - ha sottolineato - che un isolano si occupasse della struttura produttiva della Sardegna. Era una forte esigenza rappresentata dalle parti sociali - ha aggiunto - ma anche dal presidente Cappellacci nei riguardi del Governo e del Ministro. A Franco Appeddu, persona capace e conoscitore del mondo della chimica, l’intero Esecutivo rivolge l’augurio di un buon lavoro».
L’assessore ha concluso il suo breve intervento parlando della “Saras” e delle necessarie riflessioni scaturenti dai tragici eventi di Sarroch. «Chi lavora nella chimica è gente speciale - ha detto - che ha una filosofia di vita diversa. Sono coscienti che la loro è un’attività a rischio. Questi tragedie - ha aggiunto - hanno evidenziato una criticità, quella relativa agli appalti. Occorre che le modalità di scelta del contraente, laddove l’attività di lavoro è a rischio, non sia quella dell’affidamento dell’incarico a chi presenta l’offerta economicamente più vantaggiosa, bensì abbia un occhio di riguardo nei confronti della qualità. E’ necessario un intervento legislativo per aggirare questo ostacolo - ha concluso - in quanto il nostro interesse primario è la sicurezza del lavoratore. Esso rappresenta il bene pubblico che merita la tutela maggiore».
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