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Red 5 agosto 2009 video
Puc, il Pd chiede il nuovo Piano partecipato
Interrogazione consiliare a firma del Partito democratico per conoscere le effettive volontà dell´Amministrazione di centrodestra in riferimento all´approvazione del piano


ALGHERO - «In questi ultimi giorni l’Amministrazione Comunale ritorna a parlare di puc, con circa sette anni di ritardo rispetto alle promesse da campagna elettorale. Già la prima giunta di centro-destra rassicurò la città rispetto ad una fulminea approvazione del piano e altrettanto fece nel 2007. Ma ancora nulla. La struttura urbana della città ha continuato il suo sviluppo priva di regole, con le conseguenze che tutti possono constatare». Sono le parole del neo segretario cittadino del Partito democratico di Alghero, Matteo Tedde, che riaccende i riflettori sul Piano Urbanistico della città.

«Il Partito Democratico considera il piano urbanistico comunale come lo straordinario strumento che disegnerà l’Alghero del futuro - sottolinea Tedde - inteso non soltanto come individuazione dei limiti di sviluppo urbano della nostra città o come mero indicatore di cubature. Il puc avrà il compito di stabilire i criteri di crescita della nostra comunità, il livello di servizi da offrire a residenti e non, la tipologia di relazioni che dovranno disciplinare i rapporti tra le varie “anime” della nostra città».

«In effetti, Alghero non può essere considerata come una unica entità per la quale dovranno essere individuate soluzioni univoche. Noi disponiamo di un centro storico che si caratterizza per una molteplicità di peculiarità (si consideri, a titolo di esempio, il gran numero di seconde case e l’elevata concentrazione di attività commerciali); il resto della massa urbana, che ha una struttura e problematiche completamente diverse dal centro storico; la vastissima area che interessa l’agro, ormai molto antropizzata».

Tali realtà, precisa ancora Matteo Tedde, dovranno avere nel puc la fonte principale di interrelazione fra esse. Un sistema di regole che non dovrà puntare ad eliminare queste differenze ma le dovrà anzi valorizzare, consentendone però uno sviluppo armonico, cercando di eliminare quei gaps oggi macroscopici che riguardano i servizi, la viabilità e i mezzi di comunicazione.

Secondo il segretario del Pd, il puc dovrà pensare, inoltre, ad una città che non è soltanto dei residenti, ma anche dei nostri turisti e di chi si reca qui per lavoro. «A questo proposito, si auspica che il piano tenga conto della scarsa crescita demografica della comunità algherese. In effetti, si corre il rischio che i pochi abitanti residenti dovranno garantire l’aumento in termini di volumetrie e servizi anche per tutti quegli abitanti che residenti non sono».

Senza dubbio si avrà l’occasione per porre in essere una massiccia politica per la casa. Attraverso la realizzazione di nuove abitazioni popolari, ma anche per mezzo dell’incentivazione dell’edilizia agevolata e convenzionata. «Riteniamo che la pianificazione debba essere effettuata utilizzando gli strumenti più moderni a disposizione - sottolinea - pianificare usando strumenti errati, obsoleti o peggio utilizzando dinamiche ad personam senza prevedere nessuna strategia per controllare questi fenomeni equivarrebbe a varare una nave poi ingovernabile».

Nella foto: il segretario cittadino del Pd, Matteo Tedde




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