S.A.
6 agosto 2009
Acquacoltura sarda, riconoscimento regionale
In data odierna, l´emendamento al collegato alla finanziaria ha riconosciuto la possibilità per le imprese di acquacoltura intensiva di essere rappresentate all´interno del comitato consultivo regionale per la pesca

ALGHERO - In data odierna(giovedì)l'emendamento al collegato alla finanziaria, il comma 18 dell'Articolo 8, ha riconosciuto la possibilità per le imprese di acquacoltura intensiva di essere rappresentate all'interno del comitato consultivo regionale per la pesca, istituito con legge regionale del 1963.
L'Associazione Acquacoltori Sardi, che rappresenta il 100% delle Aziende sarde impegnate nell'allevamento di specie ittiche pregiate ha espresso «grande soddisfazione per questo primo passo concreto che ha restituito dignità a questo comparto che ormai rappresenta una costola importante del sistema delle produzioni ittiche sarde».
«Da oggi, attraverso un rapporto di collaborazione ancora più stretto con gli Uffici regionali e con l'Assessorato dell'Agricoltura guidato da Andrea Prato, insieme con i rappresentanti sindacali del variegato mondo della pesca - si legge nella nota - lavoreremo per garantire la crescita economica e sociale di un comparto che in questo momento soffre più di altri la grave crisi economica che stiamo vivendo.
Partendo dalla volontà di valorizzare il prodotto ittico sardo che, al pari del mare in cui vive, rappresenta l'eccellenza nel Mediterraneo».
Nella foto: Impianti di acquacoltura ad Alghero
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