Red
19 ottobre 2009
Area Marina: lezione con i Forestali
Continua la programmazione dei Seminari informativi per la divulgazione e conoscenza del Sito d´Interesse Comunitario “Capo Caccia (con le Isole Foradada e Piana) e Punta Giglio”

ALGHERO - Continua la programmazione dei Seminari informativi per la divulgazione e conoscenza del S.I.C. ITB010042 “Capo Caccia (con le Isole Foradada e Piana) e Punta Giglio”, previsti dal Direttore dell’Area Marina Protetta Gianfranco Russino, secondo la scheda progettuale approvata dalla Regione Autonoma della Sardegna. Nei giorni scorsi l’attività ha visto gli esperti dell’Area Marina Protetta incontrare l’Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale di Sassari.
La riunione congiunta si è tenuta nella Direzione di Sassari alla presenza del Direttore Sebastiano Mavuli e degli uomini degli ispettorati che hanno alle loro dipendenze le Stazioni forestali e le Basi logistico operative navali (Blon), su una giurisdizione che comprende più comuni. L’appuntamento ha avuto diversi momenti di confronto sui contenuti illustrati, attraverso un percorso che ha visto affrontare valenze ambientali, territoriali, normative, e gli obbiettivi del piano di gestione. Gli argomenti esposti sono stati motivo di approfondimento, in particolare per quanto riguarda le diverse competenze istituzionali sul territorio e sui vincoli su questo ricadenti.
L’ispettore Antonello Molinu, comandante della Blon, ha avuto modo di affermare che «nell’azione del Corpo Forestale risulta essere fondamentale l’attività di prevenzione indirizzata nei presidi dove esistono criticità», conferme che hanno avuto da operazioni svolte sulle aree d’interesse. Sebastiano Mavuli ha sottolineato come «l’azione di prevenzione che L’Area Marina Protetta svolge regolarmente è considerata
un’attività sinergica molto importante per la conservazione e la valorizzazione dei siti e che detta attività unitamente al lavoro quotidiano svolto dal Corpo Forestale, accresce la consapevolezza su l’uso sostenibile dei luoghi nei quali viviamo».
Nella foto: un momento dell'incontro
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