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S.A.
21 ottobre 2009
Messaggerie presenta l´ultimo libro di Antoni Arca
Il prossimo 23 ottobre, alle ore 18, la libreria Messaggerie sarde riprende le attività autunnali inaugurando un ciclo di incontri a cadenza fissa. Il primo è dedicato all´algherese Antoni Arca

SASSARI - Il prossimo 23 ottobre, alle ore 18, la libreria Messaggerie sarde insieme al gruppo spontaneo "In Sardu est mègius" riprende le attività autunnali inaugurando un ciclo di incontri a cadenza fissa, ogni terzo venerdì del mese: Sa de tres chenàburas de ogni mese, libros, màndigos e sonos.
Saranno occasioni per dialogare, confrontarsi, ascoltare musica e voci recitanti e assaggiare cibi e vini rigorosamente locali secondo lo spirito del “cumbidu”. Ogni venerdì si sceglierà un tema, si incontrerà un autore, un libro o una tradizione convinti che la cultura sarda sia insieme passato e futuro in un presente dialogato ancora in limba.
Quello di venerdì 23 sarà dedicato al romanzo di Antoni Arca, "A ballu tango" (Condaghes 2009) e l’autore ne parlerà insieme ad Antoni Buluggiu, mentre Clara Farina ne leggerà qualche pagina accompagnata alla chitarra da Andrea Dessanti. Il cumbidu sarà a cura della salumeria Mangatia che, in linea con alcune ambientazioni del romanzo, proporrà cibi e vini prodotti nella Nurra. Il romanzo di Arca è certamente tra i pochi romanzi in lingua sarda di ambientazione metropolitana e tra i pochissimi che hanno deciso di accettare e adottare le indicazioni ortografiche proposte dalla Regione Sarda.
L’autore, infatti, ha il catalano di Alghero come lingua madre e approda al sardo parlato e scritto negli anni dell’università. Il romanzo, sul piano del plot, è costruito ad anelli concentrici, quattro storie, infatti, sembrano svilupparsi su altrettanti piani distanti; un personaggio è prigioniero dei ritardi aeroportuali, altri due sono impigliati nella rete di un congresso di sociolinguistica in Catalogna, altri tre, in California, attendono la morte di un loro caro, altri cinque, nella Nurra, discutono di olio, di destino e identità. Solo alla fine, il lettore, deciderà quanto le quattro storie siano o possano essere invece una sola.
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