LANUSEI - «Il governo regionale e, più in generale tutti i sardi devono raccogliere il testimone di Anselmo Contu, primo presidente del Consiglio Regionale della Sardegna, e di chi come lui ha saputo incarnare, sia nella vita politica che in quella professionale, quegli ideali che rappresentano un patrimonio comune cui tutti dobbiamo fare riferimento per la crescita della nostra società».

E’ il concetto espresso dal presidente della Regione Ugo Cappellacci, intervenendo in serata a Lanusei, alla cerimonia in onore del grande leader sardista a cui è stata dedicata una targa, alla presenza di autorità locali, con in testa il sindaco Virginia Lai, di amministratori di altri centri dell’Ogliastra, delle figlie di Anselmo Contu, Cecilia e Maria Caterina, e di monsignor Antioco Piseddu. Proprio a quest’ ultimo, si è riferito il governatore, richiamando l’invito a guardare al futuro e farlo offrendo alle generazioni più giovani una prospettive concreta, come quella di una scuola di formazione imprenditoriale e manageriale.

«Raccolgo volentieri le sue parole – ha spiegato il presidente della Regione – e mi sembra che proprio qui questa sera abbiamo un’indicazione concreta di quale deve essere la strada da seguire. Indubbiamente, come lei ha ricordato, viviamo una stagione difficile ma proprio un personaggio come Anselmo Contu è l’esempio di come si possono tradurre gli ideali in un’azione concreta al servizio della nostra comunità». Al termine della cerimonia, Cappellacci ha partecipato ad una seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Lanusei, allargato agli altri amministratori dell’Ogliastra, sul tema “Prospettive di sviluppo del territorio provinciale: Comuni delle zone interne, palla al piede o risorsa?”.

Nella foto: Ugo Cappellacci, presidente della Regione