red
8 novembre 2004
Problemi sulla gestione degli aeroporti
Il Senato con la legge di riordino dei trasporti pubblici ha messo in serio pericolo alcuni aeroporti sardi facendo perdere la priorità acquisita alle società che da anni hanno investito denaro, lavoro e risorse

I primi problemi si sono verificati il 4 novembre quando il Senato, nella legge di riordino del sistema del trasporto aereo, ha introdotto alcuni comma che pongono non pochi problemi alle attuali società di gestione aeroportuale. Il cambiamento interesserebbe le gare a evidenza pubblica riguardanti le assegnazioni delle concessioni totali aeroportuali che, come nel caso di Cagliari e Alghero attualmente in fase istruttoria, potrebbero far perdere la priorità acquisita nell’affidamento. L’assessore regionale ai Trasporti, Sandro Broccia, definisce la legge «una vergogna, un autentico scippo al lavoro e all’impegno profuso per anni con l’impiego di importanti risorse finanziarie pubbliche». Broccia assieme ai parlamentari sardi si è attivato affinché la legge non produca i suoi effetti con degli emendamenti firmati anche dal senatore dell’opposizione Fabris dell’Udeur. Il tempo a disposizione è pochissimo, infatti si discuterà dell’argomento domani alla Camera.
Secondo il presidente dell’Assoaeroporti Giovanni Maniscalco: «Camere di commercio, province, comuni e regioni con i loro investimenti, le loro professionalità, hanno garantito sia lo sviluppo del trasporto aereo locale sia la sicurezza del sistema aeroportuale. Ora vedrebbero annullati tutti gli sforzi sostenuti in questi anni per portare gli scali italiani a livello degli standard europei». Quindi escluso lo scalo della Costa Smeralda, che ha già ottenuto la gestione totale, a perderci maggiormente sarebbe proprio la Regione Sardegna, attualmente presente in maniera maggioritaria nelle società di gestione dell’aeroporto di Alghero e Cagliari.
Nel caso dell’aeroporto di Alghero detengono quote azionarie anche la Camera di Commercio, la Provincia e i comuni di Sassari e Alghero.
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