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S.A. 2 aprile 2010
I riti della Sardegna a Pasqua
Molti storici e studiosi di etnografia sono d’accordo nel ritenere l´isola, un mondo isolato dal resto del Mediterraneo, per la memoria di millenni tramandata nei riti delle funzioni religiose e popolari. Da Alghero a Cagliari, da Oliena a Castelsardo, la Settimana Santa regala uno straordinario viaggio da raccontare
I riti della Sardegna a Pasqua

ALGHERO – La Pasqua ha una ricca tradizione in giro per l’Italia delle processioni e dei riti sul mistero della morte e resurrezione del Cristo. In Sardegna, in particolare, si fondono in queste giornate le influenze dei popoli che ne hanno permeato la sua storia. Molti storici e studiosi di etnografia sono d’accordo nel ritenere l'isola, un mondo isolato dal resto del Mediterraneo, per la memoria di millenni tramandata nei riti delle funzioni religiose e popolari. Da Alghero a Cagliari, da Oliena a Castelsardo, la Settimana Santa regala uno straordinario viaggio da raccontare.

Alghero Alghero è una delle città con la "Setmana Santa" più sentita e conosciuta tra i comuni della Sardegna. Le radici catalano – aragonesi in questi giorni riemergono non solo nelle tracce linguistiche, ma nel rito del "desclavement", ossia la schiodatura del Cristo dalla croce tra le confraternite provenienti da tutta la Spagna. Il momento più partecipato e toccante è la processione dei fedeli nel Venerdì Santo sino a tarda notte per le vie della città e del centro storico.

Cagliari Nel Capoluogo, il Venerdì Santo è caratterizzato dalla processione delle 7 chiese, da Sant’Efisio per poi proseguire nelle altre dove sono allestiti i Sepolcri con l’addobbo di "su nènniri", ossia i chicchi di grano o altri legumi da tenere bagnati al buio per favorire la nascita dei germogli. In genere il tragitto tra le chiese cambia ogni anno ma le destinazioni sicure sono Sant’Antonio, San Giovanni e San Giacomo.

Oliena Anche ad Oliena, nella provincia di Nuoro, si celebra una processione del Venerdì Santo che conserva le più antiche tradizioni popolari. Il rito della deposizione del Cristo morto è svolta dalle donne che portano il simulacro in due lunghe code per le vie del paese fino alla cattedrale, seguita dal corteo ai lati delle strade e sui balconi, da dove si spara in aria con fucili e pistole, annunciando la resurrezione.

Castelsardo In una delle più belle località medievali dell’isola si svolge uno dei riti più suggestivi della Pasqua. Il Lunedì Santo detto Lunissanti è il giorno più importante della Settimana Santa castellana. I confratelli compiono la vestizione all'alba e procedono fino alla chiesa di Santa Maria; si dividono in tre gruppi che sfilano a capo coperto (tranne un componente) e danno inizio alle processioni che raggiungono un piccolo paese limitrofo, Tergu, per fare poi ritorno a Castelsardo nell'ora del tramonto.

Sassari La processione dei Misteri nel Martedì Santo è una delle cerimonie per cui la città si distingue particolarmente. È organizzata dalla confraternita omonima e secondo alcune fonti avrebbe origine dal volere di una nobildonna che fece giungere dalla Spagna le statue rappresentanti alcune fermate della via Crucis a cui poi è stata aggiunta la Madonna Addolorata. I simulacri (tutti originali tranne Gesù nell’ orto e la Veronica) sono portati in processione fino alla chiesa della Santissima Trinità.



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