S.A.
4 maggio 2010
Scajola si dimette, Vinyls: «Berlusconi si impegni»
Le dimissioni del ministro potrebbero complicare l´incontro previsto per domani fra Eni e la Ramco. Il capogruppo regionale del Pd Mario Bruno interviene sulla questione chiedendo a Cappellacci di impegnare formalmente nella trattativa il premier Berlusconi

ROMA - Il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola si è dimesso in seguito alle indagini che lo vedono coinvolto per lo scandalo sulla compravendita della sua abitazione romana. Le dimissioni del ministro, tuttavia, potrebbero complicare l'incontro previsto per questo pomeriggio (mercoledì) fra Eni e la Ramco. Vertice decisivo per le sorti della Vinyls di Porto Torres e che doveva essere presieduto dal dimissionario Scajola.
Pronta nella serata di mertedì, la reazione del capogruppo del Pd in Regione Mario Bruno che è intervenuto sulla questione chiedendo a Cappellacci di impegnare formalmente nella trattativa il premier Berlusconi. «Mi auguro – ha detto Bruno - che Cappellacci trovi il tempo, in una pausa dei suoi lavori negli Stati Uniti, di attuare ogni sforzo possibile affinché la trattativa con la Ramco non si concluda con un nulla di fatto: sarebbe l'ennesima beffa».
«Per questo - ha spiegato l'esponente Pd - il presidente del Consiglio dovrebbe garantire la sua presenza al tavolo e , al di là delle rituali promesse a cui siamo abituati, impegnarsi in modo concreto per un esito positivo e immediato della vertenza». «I lavoratori e tutti i sardi, infatti, non accetteranno uno slittamento delle trattative, magari dopo l'appuntamento elettorale di fine maggio».
Intanto, stasera l'obiettivo nel vertice Eni-Ramco, sarà mettere in chiaro alcuni nodi irrisolti della trattativa con la multinazionale del Qatar che ha manifestato interesse per l'acquisizione degli stabilimenti italiani della Vinyls. Si teme un rinvio dopo il ribaltone al Dicastero dello Sviluppo Economico, decisione che non sarebbe presa bene tra i lavoratori sardi, da quasi 70 giorni "esiliati" all'Asinara per protestare contro il blocco della produzione della fabbrica.
Nella foto: L'ex ministro Claudio Scajola
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