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Red 30 giugno 2003
Sbaraccate la passeggiata! Referendum contro i chioschi
Le associazioni ambientaliste WWF, CODACONS e ITALIA NOSTRA per ridare dignità a questo primo tratto di passeggiata costituiranno un "Comitato per la bellezza" aperto a tutti i cittadini con lo scopo di promuovere un referendum cittadino
Sbaraccate la passeggiata! Referendum contro i chioschi

Un anno fa la Città di Alghero ha organizzato il convegno "Alghero città sostenibile". L´incontro pubblico è stato caratterizzato da interventi prestigiosi e interessanti. Tra questi, le testimonianze degli amministratori della città di Maiorca, un modello da imitare e al quale Alghero - è sembrato di capire - volesse fare riferimento. Una città sostenibile, Palma, grazie agli alti standard per servizi offerti a residenti e turisti. Questa strategia si è caratterizzata a partire dagli anni Ottanta del Novecento con un´efficiente raccolta differenziata dei rifiuti, con la riqualificazione urbanistica e paesaggistica effettuata di concerto con i cittadini, gli operatori turistici ed economici. In questa logica, per riqualificare gli affacci a mare in città e la linea di costa, sono state demolite strutture sul mare per essere ricostruite arretrate verso l´interno con lo scopo di restituire la bellezza paesaggistica originaria deturpata da un malinteso e ingannevole sviluppo economico.
Insomma, una realtà nella quale tutta la comunità (amministratori/cittadini/operatori economici) operano con consapevolezza - ognuno per la propria parte - per una città vivibile con alta qualità della vita senza rinunciare allo sviluppo economico
Nello specifico della realtà locale, in diverse occasioni, abbiamo sottolineato che la nuova passeggiata Garibaldi rappresenta uno spazio paesaggistico sul porto di straordinaria suggestione ed è l´elemento urbanistico d´unione tra la città storica e il parco naturale di Porto Conte. Per questa sua alta valenza, oltre ché biglietto da visita della città, la nuova passeggiata si sarebbe dovuta mantenere tale anche con la collocazione di un numero ridottissimo di chioschi discreti nelle dimensioni e nei colori. Mentre i chioschi attualmente posizionati hanno caratteri cromatici e morfologici assai discutibili. La stessa Soprintendenza ai Beni Artistici di Sassari li ha bocciati e una determinazione del Coniglio di Stato dell´aprile 2002 ha confermato la legittimità di tale bocciatura. Pertanto chiediamo perché, a tutt´oggi, non ci sia ancora stato il conseguente adeguamento alle direttive della Soprintendenza alle Belle Arti?
Già in occasione del dibattito pubblico organizzato da WWF, CODACONS e ITALIA NOSTRA il 30 luglio 2002, che ha visto la partecipazione del Soprintendente regionale al Paesaggio Scarpellini, del vice Sindaco Gian Carlo Piras, dell´assessore alle Finanze Angelo Caria e del progettista arch. Muzzetto, abbiamo stigmatizzato gli aspetti non condivisibili della nuova passeggiata e formulato una serie di proposte alternative. Proposte che avremmo potuto far valere, in fase progettuale, se il progetto fosse stato sottoposto alla procedura dell´istruttoria pubblica anziché alla conferenza di servizi. In questi giorni un vecchio chiosco (violando le determinazioni della conferenza di servizi) è stato posizionato tra le palme e il futuro non lascia presagire niente di qualificante. Del posizionamento di quest´ultimo vecchio chiosco ci lascia perplessi anche la prossimità di tale ingombro sulla sede stradale e sulla sua eventuale incompatibilità con le prescrizione del Codice della strada. Appare anche incomprensibile la collocazione distante diversi metri dai punti già predisposti per gli allacci per i sottoservizi (energia elettrica e acqua): ne consegue che dovrà essere spaccata la nuova pavimentazione?
Inoltre ci lascia perplessi la concentrazione di tanti e troppi esercizi commerciali lungo un tratto già ricco di bar, paninoteche, tabacchi, farmacia etc, mentre è più logico che i chioschi e le relative attività di servizio, in numero limitato e sostenibile, ovvero, rispettosi della prioritaria funzione pubblica di passeggio, siano dislocate ben distanziate le une dalla altre lungo tutta la passeggiata senza snaturarne la valenza paesaggistica e trasformandola di fatto in una orrenda baraccopoli.
In ultima analisi ci chiediamo come la città di Alghero, i cui contribuenti hanno sborsato direttamente diversi miliardi di vecchie lire (il progetto non gode di finanziamenti regionali o europei) per poter realizzare la riqualificazione urbana degli affacci a mare, possano accettare tutto questo disordine? Gli algheresi che ne pensano? Gli attuali amministratori comunali che cosa vogliono consentire?
Le associazioni ambientaliste WWF, CODACONS e ITALIA NOSTRA per ridare dignità a questo primo tratto di passeggiata costituiranno un "Comitato per la bellezza" aperto a tutti i cittadini con lo scopo di promuovere un referendum cittadino intitolato: "Sbaraccate la passeggiata" No ad un´orgia di chioschi che oscurano il paesaggio. Si a pochi e piccoli chioschetti discreti ben distribuiti lungo tutta la passeggiata". Inoltre si proporrà il mantenimento del nome attuale della via, ovvero, Giuseppe Garibaldi, che testimonia la volontà degli algheresi di ricordare l´approdo dell´eroe dei due mondi ad Alghero avvenuto nel 1855. Giuseppe Garibaldi, appunto, uno dei padri dell´Unità d´Italia e del nostro Risorgimento.
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