S.A.
26 maggio 2010
Uras: «Bene Alcoa, ma gli altri aspettano»
Luciano Uras, Capogruppo in Regione dei Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori, soddisfatto del nulla-osta da Bruxelles positivo anche per l´Alcoa, invita a non dimenticare le altre aziende in crisi e i migliaia di posti di lavoro in pericolo

CAGLIARI - Il dovuto riconoscimento del diritto ad un costo energetico pari a quello di altre parti d’Europa per le industrie in Sardegna, accolto dall’Unione Europea per il caso Alcoa, non basta a risolvere i problemi causati dal progressivo smantellamento del sistema produttivo isolano. Lo ha dichiarato Luciano Uras, Capogruppo in Regione dei Comunisti-Sinistra Sarda-Rossomori, soddisfatto del nulla-osta da Bruxelles ma, evidentemente preoccupato per la situazione delle altre aziende in crisi della Sardegna.
«Rimangono situazioni pesanti - dice - dalla Vinyls di Porto Torres alla Rockwool di Iglesias, all’Eurallumina di Portovesme, e si aggiungono le crisi dei call-center del Cagliaritano Video On Line 2 S.r.L. e Jobintel, con 600 lavoratori a rischio disoccupazione». «I conti pubblici della Regione - spiega Uras - sono al tracollo, lo Stato annuncia una manovra che pare comprometta i prossimi trasferimenti finanziari alla Sardegna e al Mezzogiorno».
«Una rondine non fa primavera - conclude - e il buon risultato su Alcoa non cancella le pesanti responsabilità di chi decide di assegnare i fondi per le bonifiche alle regate Vip, ovvero agli appassionati edonisti della vela, dimenticando che invece erano destinati a creare occupazione con Igea (la società incaricata dei lavori di ripristino ambientale dei siti minerari). Siamo contenti per i lavoratori Alcoa, con i quali insieme abbiamo combattuto. Non dimentichiamo coloro che ancora aspettano».
Nella foto: Luciano Uras
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