Red
27 giugno 2010
Neonati sfrattati da Alghero Chiude Bosa
In un'ottica di razionalizzazione dei servizi nel territorio. Il reparto di Ostetricia dell´ospedale di Alghero però rimane operativo solo per le urgenze, si partorisce a Sassari

ALGHERO - Partorire non è mai stato tanto difficile ad Alghero. Sembra una barzelletta ma è la cruda e incredibile realtà. Il reparto di Ginecologia e Ostetricia dell'Ospedale Civile di Alghero assicura solo le urgenze, per partorire invia (proprio come si usa fare per i pacchi postali) le mamme in altri ospedali del territorio, primo fra tutti quello di Sassari. Neonati sfrattati insomma, insieme alle loro mamme e famiglie.
E' il risultato di una situazione sanitaria al limite dell'assurdo, dove le strutture esistenti non riescono a garantire il minimo di sicurezza necessaria per fornire un servizio, che prima di essere tale è un diritto: garantendo mamme e neonati. E così continua il presidio dinnanzi all'ingresso del nosocomio algherese, per chiedere con forza un presa di posizione in favore della sanità, e della riapertura del reparto in particolare.
Problemi strutturali e di personale che investono pesantemente la struttura cittadina proprio in un periodo del tutto particolare: dalla giornata di lunedì, infatti, il reparto di Ostetricia e Ginecologia del vicino ospedale di Bosa dovrebbe essere definitivamente chiuso (così è deciso dall'assessorato alla Sanità regionale in un'ottica di ipotetica razionalizzazione dei servizi), ma le mamme, per ora, non potranno rivolgersi ai medici di Alghero. Questa mattina il comitato spontaneo "Fiocchi Azzurri Fiocchi Rosa", con in testa la portavoce Giovanna Passerò, ha ricevuto la solidarietà di numerosi cittadini.
Nella foto: la portavoce del comitato spontaneo di cittadini "Fiocchi Azzurri Fiocchi Rosa" all'ospedale Civile di Alghero
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