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Red
8 luglio 2010
Porto Conte: il Parco si apre ai turisti
Terminate le attività didattiche con le scuole, la sede del Parco Regionale di Porto Conte si apre ora ai turisti e ai visitatori

ALGHERO - Terminate le attività didattiche con le scuole, la sede del Parco Regionale di Porto Conte si apre ora ai turisti e ai visitatori. Ogni giorno dal lunedì alla domenica sarà possibile effettuare una visita guidata alla prestigiosa sede dell’area protetta regionale ospitata nella storica colonia penale di Tramariglio. L’orario è per ora fissato alle 11, ma se ci saranno ulteriori richieste in base all’affluenza ed eventuali prenotazioni, sarà possibile fare anche una visita il pomeriggio.
Rimangono inoltre prenotabili le escursioni lungo i sentieri. Le proposte di fruizione sono scaricabili dal sito internet del parco. Tornando alle visite alla sede di Tramariglio da rammentare che all’interno trovano posto laboratori, il centro di educazione ambientale, l’area museale dedicata alla vita carceraria e mostre fotografiche permanenti sulle peculiarità dell’area protetta di Porto Conte. E’ inoltre attiva l’aula verde didattica, in particolar modo, rivolta agli utenti diversamente abili che possono apprezzare i paesaggi vegetali del parco condensati in un percorso botanico distribuito in 6 stazioni didattiche.
Il costo della visita è di appena 5 euro e prevede anche la proiezione di un filmato. «Compatibilmente con le risorse finanziarie-spiega il direttore del Parco di Porto Conte Vittorio Gazale-stiamo lavorando per creare sempre più occasioni di fruizione responsabile del parco e attraverso specifici progetti e con l’avvio del piano del parco, puntiamo alla creazione di una rete di servizi e proposte in sinergia con gli operatori economici del territorio. Un area protetta è una valore aggiunto per il territorio e tutti insieme dobbiamo lavorare perché lo diventi sempre di più».
Dello stesso avviso il presidente Francesco Sasso: «Il Parco deve svolgere quel ruolo di agenzia di sviluppo-spiega-cercando di intercettare i nuovi flussi turistici cioè quelli sensibili alle politiche ambientali e della fruizione ecosostenibile».
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