Nel ducumento presentato al sindaco e al consiglio nel 2008 si prevedevano tutta una serie di conseguenze che oggi si realizzano inesorabilmente, denunciano i consiglieri Matteo Tedde ed Enrico Daga
ALGHERO - "Ombre sul nuovo depuratore" titolava il Quotidiano di Alghero nel gennaio del 2008, dopo l’allarme ambientale lanciato da autorevoli professionisti all’indomani dell’accordo (per ora mai rispettato) sancito tra il comune di Alghero e il Consorzio di Bonifica della Nurra per il conferimento delle acque reflue ed il loro utilizzo a scopi agricoli, e la preoccupazione per i potenziali pericoli che la struttura di San Marco avrebbe inevitabilmente generato.
Allarme raccolto solo da una frangia di consiglieri comunali d'opposizione, all'epoca Enrico Daga e Matteo Tedde (Pd). I due esponenti Democratici, con una dettagliata
interrogazione consiliare, puntavano il dito contro la mancata predisposizione della Valutazione di Impatto Ambientale per la realizzazione del nuovo depuratore di San Marco, e non solo. Si prevedevano tutta una serie di conseguenze che si realizzano inesorabilmente.
Oggi il problerma si ripresenta, perdipiù aggravato da anni di lavoro del nuovo impianto che continua a riversare sul Rio Filibertu, e quindi sul Calich, una enorme quantità di acqua depurata (non pulita, attenzione) a ciclo continuo. E l'ennesimo
allarme arriva anche dal presidente del Parco di Porto Conte. «Nel 2008 si sarebbe potuto intervenire in maniera efficace - denunciano oggi Tedde, Daga e Tanchis - ma i problemi sollevati provenivano dall'opposizione, dunque non rappresentavano nulla di rilevante. L'Amministrazione Comunale rispose con una relazione che decantava le qualità del novo depuratore e che in sostanza non ci sarebbero stati problemi. Il risultato è però sotto gli occhi di tutti».
Matteo Tedde, Enrico Daga e Gavino Tanchis (Pd) chiedono oggi urgentemente al Sindaco cosa intende fare per porre rimedio ad una situazione in parte annunciata e protocollano un'altra interrogazione consiliare con richiesta di risposta scritta, oltrechè l'inserimento della discussione nei prossimi lavori del consiglio comunale.