Red
6 agosto 2010
«Calik, nessun disastro»
Forum Dal Comune di Alghero si minimizza il problema dello scarico continuo di acque depurate nella laguna. Obiettivo conferire i reflui al Consorzio di bonifica della Nurra

ALGHERO - Tutto sotto controllo per l'amministrazione comunale algherese che in un comunicato diffuso dall'ufficio stampa minimizza il danno ambientale causato dall'entrata in funzione del nuovo impianto di depurazione allo stagno del Calik e che si ripercuote lungo il litorale spiaggiato di Maria Pia. Per il Comune di Alghero «la colorazione anomala e la perdita della limpidezza delle acque di balneazione è un fenomeno presente in tutte le coste della Sardegna, dovuto al riscaldamento del Mediterraneo ed alla crescita di nuove alghe».
«Le acque depurate provenienti dall’impianto di San Marco sono costantemente monitorate, fin dall’entrata in funzione della struttura, dagli organi competenti in materia. Le acque depurate vanno così allo scarico, a tabella e secondo i parametri di legge, a pieno regime, per tutte le portate della città», si sottolinea nella nota e «il tutto funziona secondo prescrizioni, autorizzazioni e verifiche periodiche, salvo il riutilizzo».
«L’effetto delle acque depurate allo scarico nello stagno, è però quello di spingere verso il mare ciò che nello stagno galleggia», si spiega. Un fenomeno che, per l'amministrazione, è indispensabile arginare «con l’immediato riutilizzo agricolo delle intere portate depurate dal nuovo impianto San Marco». «Ed è quello che si sta facendo in questi giorni. Le motivazioni che ad oggi hanno impedito il riutilizzo - si afferma - sono di carattere prettamente burocratico, oltre che economico, di competenza di diversi soggetti, per i quali è doveroso il coordinamento, ma non vi è l’obbligatorietà normata ad adempiere».
Il sindaco attende ora con fiducia che al più presto la Provincia di Sassari adotti il provvedimento per consentire ad Abbanoa di immettere nelle condotte del Consorzio di Bonifica l’acqua depurata proveniente dall’impianto di San Marco, perché, «nonostante le acque del depuratore di San Marco siano perfette sotto il profilo chimico e batteriologico - precisa - non si può pensare che Abbanoa continui a farle defluire verso il Calik, producendo fenomeni cromatici incoerenti e dannosi per l’immagine del nostro litorale».
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