Red
13 agosto 2010
«Depuratore, problema irrisolto»
La Provincia richiama il Comune di Alghero. Servono interventi rapidi secondo l´assessore all´ambiente Paolo Denegri dopo il sopralluogo compiuto giovedì dai tecnici dell´amministrazione provinciale

ALGHERO - «Il depuratore comunale di Alghero continua a scaricare sul rio Filibertu e le spiegazioni che ci ha fornito l’amministrazione comunale per giustificare questo stato di cose non paiono del tutto convincenti». È la conclusione cui è giunto l’assessore provinciale dell’Ambiente, Paolo Denegri, in seguito all’attività di controllo compiuta ieri dai tecnici dello stesso settore dell’amministrazione provinciale e al conseguente carteggio intercorso questa mattina tra Provincia e Comune.
La visita agli impianti comunali «ha rivelato una situazione anomala – è la preoccupazione dell’assessore – dal Comune non ci era arrivata alcuna comunicazione al riguardo, perciò abbiamo richiesto agli amministratori comunali una relazione urgente». La risposta del Comune di Alghero non si è fatta attendere, «ma non può essere considerata soddisfacente – commenta Denegri – perché conferma il problema che abbiamo rilevato ma rinvia la soluzione alla realizzazione dei lavori per il raddoppio del sistema terziario, che sono stati affidati nei giorni scorsi e partiranno solo in settembre».
L’ultima autorizzazione rilasciata dall’amministrazione provinciale di Sassari è datata 6 agosto 2010. «Quel nostro via libera era il frutto di un comune accordo circa l’ipotesi che i reflui depurati confluissero pressoché totalmente nelle condotte del Consorzio di bonifica della Nurra», spiega Denegri. Al contrario, «i controlli compiuti ieri, ad appena cinque giorni dal nostro parere favorevole, hanno consentito ai tecnici della Provincia di rilevare che un consistente volume di reflui in uscita dal depuratore continua a essere scaricato sul Rio Filibertu, che confluisce nello stagno Calik». A quel punto il settore Ambiente ha scritto al Comune di Alghero per avere spiegazioni. E una volta arrivata la risposta, avverte l’assessore provinciale, «riteniamo opportuno chiedere all’amministrazione comunale di intervenire più rapidamente per risolvere questa dannosa anomalia».
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