ALGHERO - Tutto come previsto e annunciato: lo scalo aeroportuale di Alghero è stato preso d'assalto pacificamente dai pastori di Sardegna, col preciso intento di rivendicare più attenzione per il mondo agro-pastorale. Richiesta indirizzata in primo luogo alla Regione Sardegna, rea di aver sottovalutato la grave crisi che attraversa il comparto zootecnico e produttivo dell'Isola. Centinaia di allevatori provenienti da tutta l'Isola hanno bloccato l'ingresso stradale all'aerostazione.

Pochi comunque i disagi, per ora, per i viaggiatori, impegnati soprattutto nella ricerca di parcheggio, ma nessun ritardo nei voli. Qualche problema, invece, sul versante mobilità, con ritardi nei collegamenti di pullman e taxi. Presidiati tutti gli ingressi all'aerostazione catalana: decine di Carabinieri e Poliziotti in assetto anti-sommossa hanno blindato lo scalo, impedendo l'ingresso dei manifestanti nella sala partenze.

Quella di Alghero è solo l'ultima protesta in ordine di tempo del mondo agro-pastorale. Qualche settimana fa a Olbia la stessa surreale immagine. Obbiettivo dichiarato è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla drammatica situazione economica in cui versano le aziende sarde e far approvare dai pastori del nord-ovest dell'Isola la piattaforma di richieste inviate a Giunta e Consiglio regionale.

Una giornata memorabile di lotta. Anche nel Capoluogo decine di mezzi agricoli sfilano in alcune delle principali arterie della città per manifestare l'agonia in cui versa il settore: qui è la Coldiretti a mettere sul tavolo i problemi illustrando la piattaforma rivendicativa rivolta all’intera classe politica, mai tanto distante dalla cruda realtà delle campagne. Rappresentanze di pastori da tutte le regioni italiane per una protesta che dalla Sardegna si sposterà presto in Continente.
Nelle foto: alcuni momenti della manifestazione dei Pastori sardi ad Alghero