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S.A. 24 agosto 2010
«A Palazzo Chigi le priorità della Sardegna»
«Una crisi di governo potrebbe avere effetti deleteri e dannosi sul sistema produttivo sardo». Il segretario regionale della Cisl evidenzia le priorità sulle quali intervenire per salvare 6mila posti di lavoro
«A Palazzo Chigi le priorità della Sardegna»

CAGLIARI - «Una crisi di governo potrebbe avere effetti deleteri e dannosi sull’esito di alcune vicende estremamente importanti per il sistema produttivo sardo. Per questo la Regione deve completare immediatamente la sua verifica interna e affrontare con palazzo Chigi alcune questioni assolutamente importanti».

Le priorità della Cisl Sardegna, individuate dal suo segretario regionale Giovanni Matta, sono: la questione Vinyls e il destino del sistema industriale sardo; la vicenda Euroallumina e con essa il futuro della filiera alluminio in Sardegna e in Italia; il tessile sardo con in primo piano la soluzione della vicenda Legler.

E poi ancora sottolinea Matta: «la definizione del contratto di programma per il futuro del sistema del piombo-zinco nella nostra isola, sul quale esiste già una preintesa da sostenere con la messa a punto del pacchetto legato all’approvvigionamento energetico degli impianti sardi».

«Da sole queste vertenze valgono 6 mila posti di lavoro - spiega il segretario regionale - già oggi fortemente messi in discussione proprio per l’assenza di risposte dal sistema politico nazionale». «A palazzo Chigi - ribadisce - va posta con forza anche la definizione di un pacchetto per far ripartire l’agroindustria in Sardegna, unica prospettiva certa per favorire il rilancio del mondo della campagne e attenuare i tanti disagi evidenziati in questi giorni dal movimento dei pastori».

Va risolto - secondo il sindacato - il problema-trasporti per la Sardegna, con il caso Tirrenia e il problema del trasferimento dei carri ferroviari a seguito della soppressione della tratta Golfo Aranci-Civitavecchia, che per le produzioni sarde sta comportando un significativo appesantimento dei costi.« Come ultimo aspetto, ma non meno significativo - fanno sapere dalla Cisl - resta la definizione del pacchetto infrastrutture, quelle viarie in particolare, e di conseguenza lo sblocco dei fondi Fas per la Sardegna».

Nella foto: La protesta dei pastori nell'aeroporto di Alghero
7/5/2025
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