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S.A. 27 agosto 2010
«Stintino nel parco», folla nel molo
Sulla vertenza Asinara: il Consiglio comunale di Stintino si è svolto in seduta pubblica sul molo. Sono intervenuti gli ex parlamentari Mario Segni, Giuseppe Gargani, Francesco Mazzola e Nicola Mancino
«Stintino nel parco», folla nel molo

STINTINO - La legge istitutiva del parco dell’Asinara deve essere rivista, perché nello spirito del legislatore quando furono presentate le proposte di legge, nei primi anni Ottanta, si era pensato ad un parco di cui anche Stintino dovesse far parte. In sintesi il pensiero di quattro ex parlamentari che ieri sera hanno preso parte al Consiglio comunale stintinese riunito sul molo del porto turistico per discutere dell’inserimento di Stintino nel Parco dell’Asinara.

Quattro ex parlamentari che hanno parlato dall’alto della loro esperienza anche perché, ad almeno tre di loro, si devono le prime proposte di legge sul parco dell’Asinara presentate in Parlamento proprio nella prima metà degli anni Ottanta: Mario Segni, Giuseppe Gargani e Francesco Mazzola. Il quarto è il primo cittadino onorario di Stintino, Nicola Mancino, che ha parlato di «un’assurdità l’esclusione di Stintino dal Parco».

La banchina del porto “Marina di Stintino”, quella più esterna che conduce agli imbarchi per l’isola parco, ieri (giovedì) sera traboccava di stintinesi e non solo, tutti con la maglietta “No parco, non parti” indossata anche da consiglieri e assessori, tutti sostenitori della vertenza che l’amministrazione comunale ha avviato nei giorni scorsi nei confronti del ministero dell’Ambiente e della Regione.

Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio Gavino Pippia in apertura di seduta ricordando che «non c’è antagonismo tra comuni, al contrario tra le amministrazioni si cerca di collaborare per dare una possibilità di sviluppo al territorio». «Ribadisco una vertenza con il ministero dell’Ambiente e la Regione Autonoma della Sardegna – ha precisato nel suo intervento Antonio Diana, caso mai ce ne fosse ancora bisogno –. Non è questa una contrapposizione come qualcuno cerca di far passare, con Porto Torres e con suoi abitanti».

E proprio alle istituzioni si è rivolto il sindaco, al prefetto di Sassari, al ministro dell’Ambiente e al presidente della Regione. «Vogliate intervenire con la vostra autorevolezza – ha detto – così che sia completato un iter che dia dignità e giustizia a questa comunità». Quindi rivolgendosi al ministro Prestigiacomo ha detto: «Il comune di Stintino le chiede di nominare il presidente del parco, persona al di sopra delle parti che valuti l’interesse di tutto il territorio, e che possa accelerare l’iter per permettere a Sintino di entrare a far parte del parco. Successivamente a questa azione le chiedo di nominare il consiglio direttivo del parco».

Ma intanto qualcosa si è mosso e a dirlo è stato lo stesso sindaco: «L’Ufficio di gabinetto del presidente Ugo Cappellacci mi ha fatto sapere che il presidente mi riceverà nei prossimi giorni, così che potremo portare in Regione le nostre ragioni». Un’apertura che ha portato l’amministrazione stintinese a sospendere temporaneamente la manifestazione in programma per il 28 agosto quando, era stato annunciato, sarebbero stati restituiti al Parco i rifiuti che i turisti riportano dall’Asinara.

Anche ieri quindi una protesta pacifica che ha portato a ritardare la partenza dei traghetti diretti a Cala Reale, sull’Asinara, per assistere ad una manifestazione musicale. Un ritardo minimo per il quale lo stesso sindaco si è scusato con i turisti che, a bordo del Lem e dell’Alcor, hanno atteso con tranquillità la conclusione della seduta consiliare, anche applaudendo gli interventi dei relatori. «Ringraziamo coloro che per la nostra manifestazione hanno sofferto qualche disagio – ha detto al microfono il primo cittadino – ma sono certo che il vostro disagio sarà pagato dal risultato che otterremo».

È stato quindi l’europarlamentare Giuseppe Gargani a prendere la parola per sottolineare come «Stintino ha già avuto nocumento dalla presenza del carcere e continua ad averla da questa situazione». Quindi la convizione che «il Parco può funzionare soltanto se Stintino ne fa parte e che il parco può operare se i territori sono tra loro armonizzati. Questa iniziativa non deve finire qui – ha proseguito – deve essere una mobilitazione permanente, anche con riunioni del Consiglio comunale a Roma, perché il ministro e anche Berlusconi intervengano per risolvere la questione».

Anche Mario Segni ha sottolineato come «l’inclusione di Stintino nel Parco fosse una logica implicita della legge. Ma non immaginavamo mai – ha detto – che si facesse un parco proprio senza Stintino». «Ora il Parco deve essere di tutti – ha proseguito – e l’ingresso di Stintino è soltanto un primo passo. Spero che questo avvenga presto - ha concluso –così che si possa aiutare l’Asinara a diventare quello che non è».

A concludere la serie degli interventi è stato il senatore Nicola Mancino secondo il quale quando detto sul diritto di Stintino di essere parte del Parco «ha il suo fondamento». E adesso c’è bisogno «di una legge di modifica della struttura del parco. E la Finanziaria è una grande occasione per pensare ad una nuova legge che deve riparare quell’atteggiamento omissivo». Mancino quindi ha consigliato al sindaco l’avvio di una discussione con i gruppi parlamentari regionali e approfittare della nuova legge Finanziaria.

Nella foto: Antonio Diana durante il suo intervento



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