S.A.
13 settembre 2010
«Politica in ritardo sulla crisi»
Le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil nella conferenza stampa di oggi hanno denunciato il grave ritardo della politica sulla crisi che investe l´isola e le soluzioni da mettere in campo

SASSARI - Le Segreterie Territoriali di Cgil, Cisl e Uil hanno denunciato stamane (lunedì) in una conferenza stampa «il gravissimo ritardo della politica e delle istituzioni, rispetto alla risoluzione delle emergenze, come pure nella costruzione di soluzioni e prospettive a medio-lungo termine».
Ancora in bilico vertenze come quella della chimica e dell’industria «per una assurda rinuncia delle nostre istituzioni di ogni livello ad assumere il ruolo di cabina di regia». I sindacati, inoltre, accusano la politica di affrontare con superficialità la gestione delle attività e delle decisioni sulle bonifiche dei siti inquinati, «come se niente avessero a che fare con le ricadute occupazionali di cui tanto si parla». Così come nel versante delle infrastrutture, della scuola e dell’Università e ricerca, oppure della sanità e i diritti costituzionali.
«Occorre - reclamano - il rilascio dell’autorizzazione definitiva alla costruzione del 5° gruppo EOn di Fiume Santo per procedere oggi e non chissà quale domani all’accantieramento dell’opera e reclutamento delle maestranze necessarie. Per quanto attiene alle bonifiche dei siti inquinati - aggiungono - dev’essere chiaro e leggibile il percorso di affidamento dei siti medesimi a nuove attività industriali».
Non c'è più tempo da perdere è il monito dei sindacati sardi, istituzioni politiche e parti imprenditoriali sono chiamati «ad intraprendere comportamenti coerenti con gli importanti obiettivi di interesse generale per il territorio». E dal prossimo 19 ottobre, in una riunione fissata tra i quadri, potrebbero essere annunciate nuove forme di mobilitazione.
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