Reparto di Ostetricia di Alghero chiuso da quattro mesi. La portavoce del Comitato spontaneo di cittadini "Fiocchi Azzurri e Fiocchi Rosa" rilancia la protesta ed esorta i consiglieri comunali a prendere posizione
ALGHERO - Dopo le promesse mancate di
luglio,
agosto e
settembre si attende la riapertura del reparto di Ostetricia dell'ospedale Civile di Alghero, chiuso dal
15 giugno 2010. Nel frattempo decine di mamme sono state costrette a far partorire i propri figli a Sassari, Olbia o Cagliari, a causa dell'assoluta inadeguatezza delle strutture e alla carenza di attrezzature del reparto di Alghero.
Politici pagati ma assenti. Durissime le parole della portavoce e rappresentante del Comitato spontaneo di cittadini sorto per chiedere con insistenza la riapertura del reparto e la possibilità di far nascere i bambini ad Alghero, Giovanna Passerò, all'indirizzo della classe politica dirigente. «Crediamo che chi ci rappresenta e i manager sanitari stiano mancando di serietà e di responsabilità», aveva detto a settembre; oggi la Passerò denuncia i clamorosi ritardi e rilancia la protesta dei cittadini.
«Dopo quattro mesi di sit-in siamo ancora qui a lamentare i disagi. In questo periodo abbiamo avuto la sensibilità di soli tre o quattro consiglieri comunali (oltre ai consiglieri regionali di opposizione ndr) - denuncia Giovanna Passerò - sarebbe ora di svegliarsi e prendere posizione, tutti indistintamente». Il Comitato di cittadini continua il presidio davanti all'Ospedale della Pietraia nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 18 alle 20, ma non esclude clamorose azioni di protesta.
Nella foto: Giovanna Passerò