C’è anche Porto Torres fra i Comuni che hanno aderito al Gruppo di Azione Costiera, il nuovo soggetto guidato dalla Provincia di Sassari nato per favorire lo sviluppo sostenibile delle zone di pesca del Nord Sardegna
PORTO TORRES - C’è anche Porto Torres fra i Comuni che hanno aderito al
Gac del Nord Sardegna. Il Gruppo di Azione Costiera è il nuovo soggetto guidato dalla Provincia di Sassari nato per favorire lo sviluppo sostenibile delle zone di pesca del Nord Sardegna. Le opportunità offerte dal Gac sono state illustrate dal presidente di Legacoop Pesca, Benedetto Sechi, al sindaco Beniamino Scarpa e alla Commissione consiliare Ambiente.
Il bacino che comprende Porto Torres va da La Maddalena a Villanova Monteleone, abbracciando 14 Comuni e 2 Province. Il Gac nasce per raccogliere i progetti del settore Pesca proposti dalle marinerie del Nord Sardegna. La Regione, attraverso un bando, finanzierà solo quelli presentati da uno dei quattro Gac dell’Isola (Sassari, Oristano, Ogliastra, Sulcis) con 1 milione e 380mila euro. Le domande scadranno il 30 novembre e nell’arco di sessanta giorni saranno valutati i piani e attribuiti i punteggi.
Da La Maddalena ad Alghero ci sono circa 540 pescatori, ai quali, a Porto Torres, si lega una filiera composta da 94 addetti. Tra i progetti in fase di elaborazione del Gac del Nord Sardegna c’è la riduzione dei passaggi della commercializzazione dei prodotti del mare, attraverso il mercato ittico di Porto Torres e i mercati al dettaglio di Alghero e Castelsardo. Ma tra i piani c’è anche la rimodulazione della governance del settore Pesca, grazie alla realizzazione di uno sportello unico, di una cabina di regia e di monitoraggio dell’attività produttiva, oltre a uno studio sulla tracciabilità e rintracciabilità per rilanciare il prodotto ittico del Golfo dell’Asinara, programmi per le scuole e attività di educazione ambientale nell’Area Marina Protetta del Parco nazionale.
«L’età media dei pescatori è molto alta, sfiora i 60 anni e si rischia l’estinzione della categoria se non ci sarà un ricambio generazionale anche attraverso la formazione, che potrebbe essere portata avanti in collaborazione con l’istituto tecnico nautico cittadino», afferma il sindaco Beniamino Scarpa. «Ci auguriamo che i progetti del Gac del Nord Sardegna vengano finanziati dalla Regione – conclude Scarpa – ma in caso contrario il lavoro svolto dai gruppi di studio ci permetterà comunque di comprendere meglio le priorità del mondo della pesca e affrontarle con cognizione di causa».