Red
30 dicembre 2010
Neurochirurgia Sassari riferimento del nord Sardegna
Nei giorni scorsi è stata siglata una convenzione per consulenza e attività chirurgica tra la Asl di Sassari e la Asl di Oristano

SASSARI - Una convenzione per attività di consulenza in Neurochirurgia all’ospedale San Martino di Oristano. È stata siglata di recente tra il commissario dell’Asl di Sassari, Paolo Manca, e il commissario dell’Asl di Oristano, Giovanni Panichi. L’accordo tra le due Asl sarà operativo da gennaio e avrà la durata di un anno, rinnovabile.
Nella convenzione è previsto che la Asl di Sassari si impegni, tramite la propria Unità operativa di Neurochirurgia, a garantire all’Asl di Oristano prestazioni di consulenza e attività chirurgica nella branca specialistica di Neurochirurgia attraverso un accesso settimanale nell’ambulatorio di Neurochirurgia del presidio ospedaliero San Martino, Inoltre è previsto che la struttura sassarese diretta da Riccardo Boccaletti svolga attività di consulenza gratuita sulle immagini radiografiche inviate per via telematica dall’ospedale oristanese e che accolga pazienti di cui viene concordato l’invio con l’Unità operativa di Chirurgia dell’ospedale San Martino.
La struttura di Neurochirurgia del “Santissima Annunziata” si conferma così, dopo la proficua collaborazione con la Asl di Olbia, punto di riferimento per il nord Sardegna. «Siamo convinti – affermano i vertici dell’Asl di Sassari – che, in periodi di crisi della sanità regionale, convenzioni come questa consentono di mettere in campo sinergie tra Aziende sanitarie oltre che di evidenziare eccellenze come quella della Neurochirurgia sassarese sulla quale la nostra Asl, oltre che sulla Cardiochirurgia, sta puntando anche attraverso un potenziamento tecnologico».
Soddisfazione è stata espressa anche dal direttore della Neurochirurgia di Sassari, Riccardo Boccaletti. «Si tratta del coronamento di un lavoro fatto in questi anni di crescita della fiducia nella nostra struttura – commenta –. Nell’attesa della riorganizzazione della sanità sarda, si dà la possibilità di mettere in collegamento ospedali che possiedono alte specialità con altri che ne sono privi: da una parte si avvicinano con elementi tecnologici, come la lettura delle immagini per via telematica, e dall’altra con lo spostamento in luogo di uno specialista.
«La convenzione inoltre ci permette di fare cultura neurochirurgica e creare percorsi per la gestione dei pazienti neurochirurgici – prosegue –. Si organizza cioè il percorso del paziente che viene operato in una struttura ad alta specializzazione e completa l’iter post operatorio in un ospedale periferico quindi viene avviato alla riabilitazione».
Nella foto: Paolo Manca
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