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Red
11 febbraio 2005
Omaggio a Orgosolo, mostra di Giovanni Pisano
Pisano, artista oggi ottantenne, ha manifestato allo stesso amico di allora la volontà di riportare e lasciare definitivamente a Orgosolo, dunque sul territorio che le aveva generate, un consistente gruppo delle sue opere

ORGOSOLO - Da sabato 12 febbraio, ore 12.00, presso lo spazio in Corso Repubblica, n. 228, è visitabile la mostra del pittore e incisore Giovanni Pisano.
Si tratta di un gruppo di oltre 30 opere di vario formato tra acquarelli, disegni a matita e incisioni all’acquaforte, realizzate dall’artista nella seconda metà degli anni Settanta. L’intero lavoro è incentrato su un unico soggetto: lo scoglio roccioso che sovrasta Montes, chiamato di San Giovanni.
Trenta anni orsono, Pisano, accompagnato dall’amico orgolese Antonio Rubanu, si è recato quotidianamente sul posto per circa una decina di giorni, affascinato dalla natura grandiosa, solenne e selvatica di quel paesaggio abitato fin da epoca preistorica. Luogo considerato sacro al pari di tutte le alture, così come attesta anche l’attuale toponimo.
L’artista ha dipinto e disegnato, cercando di fermare l’impressione dell’immensa massa rocciosa, verticale, stagliata contro il cielo, appuntando anche i dettagli del bosco e degli alberi intorno. Alcuni di questi studi sono poi serviti per la trasposizione, artigianalmente più meditata e lenta, su lastra di zinco, matrice definitivamente destinata all’incisione a stampa.
Pisano, artista oggi ottantenne, ha manifestato allo stesso amico di allora la volontà di riportare e lasciare definitivamente a Orgosolo, dunque sul territorio che le aveva generate, un consistente gruppo di quelle opere. Esse, infatti, ordinate nella mostra, sono destinate a uno scopo umanitario locale, a totale beneficio dell’amato paese.Giovanni Pisano, noto soprattutto per le sue incisioni calcografiche – con Felice Melis Marini e Anna Marongiu Pernis è il più importante acquafortista del panorama artistico sardo del XX secolo –, caratterizzate da una sofisticata tecnica a più colori, ottenute quindi con più lastre in sovrapposizione, si è spinto verso l’acquatinta, avvalendosi di accesi contrasti e passaggi di consolidata perizia, sicuro frutto di costante sperimentazione.
Egli tuttavia è anche un valente quanto spericolato acquarellista: con questa difficile tecnica affronta superfici cartacee che talvolta sfiorano i due metri di base. Come tale è stato riscoperto mediante una recente mostra, De rerum natura, allestita presso i Musei Civici di Bosa, incentrata esclusivamente sui suoi studi dedicati agli ulivi, agli eucaliptus ma principalmente ai dettagli, quasi porzioni ingrandite con una lente, dell’erba e delle piante campestri. Il Comune di Cagliari, per l’aprile 2005, gli dedicherà una mostra a carattere antologico presso lo spazio espositivo Ex-Ma’. Per l’occasione è in preparazione un approfondito catalogo a cura della casa editrice Poliedro.
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