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G.M.Z. 6 giugno 2011
Investimento azzardato
Indagini della Procura
Forum | Dalla valutazione d'impatto ambientale ai milioni spesi per le opere di depurazione che non sembrano dare i risultati sperati. Molti dubbi avvolgono un'opera faraonica sulla quale si giocherà anche la campagna elettorale in città. Proseguono intanto le indagini della Procura della Repubblica
Investimento azzardato. Indagini della Procura

ALGHERO - E' ufficiale, dopo circa 28 mesi di scarico dei reflui direttamente nel Calich, via Rio Filibertu, utilizzando una condotta di emergenza adiacente all'impianto di depurazione, il nuovo depuratore di San Marco, come annunciato da qualche settimana dall'amministrazione, dal 29 maggio conferisce parte dei reflui al Consorzio di Bonifica della Nurra per uso irriguo. Non tutti però, si parla dei 2/3 di quelli prodotti giornalmente: considerando quindi che l'impianto produce dai 22mila ai 30mila metri cubi di acque reflue quotidianamente, basta un semplice calcolo per capire che mediamente circa 8mila metri cubi di acque depurate continuano ad essere veicolate ogni giorno in direzione Calich. Con tutto ciò che questo comporta.

Investimento azzardato. A distanza di oltre due anni dall'entrata in funzione del nuovo impianto, è ora di bilanci. Non quelli che in questi giorni si sentono avanzare dagli esponenti politici però; parlano i fatti. Constatato quindi che l'impianto di San Marco poco ha risolto in termini di problemi nel sistema fognario (riprova ne sono le numerose disfunzioni evidenziate in questi anni), e che gli unici problemi imputabili al vecchio impianto del Mariotti, ossia gli scarichi fognari a San Giovanni, in realtà, erano dovuti ad allacci abusivi (per cui la Magistratura ha aperto a suo tempo un'inchiesta ndr), iniziano a sorgere molti dubbi sulla bontà del progetto, costato ai cittadini qualcosa come venti milioni di euro, a cui vanno sommate altre importanti voci di spesa per lavori in città.

Mariotti più conveniente. Basta parlare con molti tecnici per capire quale errore strategico sia stato compiuto ad Alghero dai vari amministratori comunali che, in diversi tempi, hanno progettato e infine realizzato un impianto che dire superfluo non pare esagerato. Il "vecchio" depuratore del Mariotti, infatti, con minimi accorgimenti, già vantava una capacità pari a 110mila abitanti equivalenti, e con un decimo della spesa effettuata per San Marco avrebbe garantito rese eccezionali. Uno dei primi progetti prevedeva proprio il dislocamento delle acque al Cuga, via Surigheddu (esiste perfino già la conduttura ndr), evitando così di compromettere l'ecosistema del Calich, ma soprattutto evitando di costruire un nuovo e inutile depuratore. Ma allora, per non meglio precisati motivi, si ritenne più conveniente procedere con l'impianto di San Marco.

Valutazione d'Impatto Ambientale. Guardando nelle carte e interrogando agronomi e ingegneri, non è difficile perfino capire altre stranezze che la realizzazione del depuratore di San Marco ha fatto emergere con prepotenza: la tanto chiacchierata Via (Valutazione d'impatto ambientale) omessa in sede progettuale perché l'impianto venne collaudato per 75mila ab. equivalenti (mentre il Mariotti stranamente ne vantava 110mila), terrebbe conto, appunto, del solo impianto e non dello scarico (a cui va sommato il depuratore industriale e le stazioni di Santa Maria La Palma e Maristella, oltre ad Olmedo). Così, già oggi senza gli scarichi di Olmedo, supererebbe abbondantemente i 100mila abitanti equivalenti previsti dalla normativa. A dire il vero la stessa normativa parla chiaro, e in presenza di aree sensibili e protette dalla comunità europea (il Calich è un sito d'interesse comunitario) il limite sarebbe addirittura dimezzato.

Bagarre sui liquami ai Bastioni. Stranezze a parte, c'è da registrare un piccante botta-risposta tra Alghero Viva e il Popolo della Libertà. Il movimento politico di centro-sinistra in occasione del recente acquazzone che ha riproposto l'annoso problema degli scarichi fognari a mare nel centro storico, ha puntato il dito contro l'inadeguatezza dell'amministrazione (siamo ormai entrati in una delicata fase pre-elettorale ndr). Puntuale così la nota del Pdl che per bocca del coordinatore cittadino rimprovera Sechi e compagni di avere la memoria corta e non ricordare in che situazione versava in passato la città.



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