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S.A. 4 luglio 2011
Agnelli spacciati per sardi: 31 denunce
Dalle attività di indagine dei Nuclei Antifrodi Carabinieri, che hanno monitorato il flusso commerciale di Agnelli di Sardegna a partire dagli ultimi periodi delle festività natalizie e pasquali, è emersa una complessa frode commerciale
Agnelli spacciati per sardi: 31 denunce

OLBIA - Nell’ambito dei controlli straordinari sulla qualità alimentare disposti dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il Nucleo Antifrodi Carabinieri di Roma ha svolto un’attività d’indagine sulla filiera di produzione e commercializzazione dell’Agnello di Sardegna IGP (Indicazione Geografica Protetta). I militari avrebbero riscontrato gravi irregolarità nell’osservanza del disciplinare di produzione in base al quale l’IGP Agnello di Sardegna è riservata esclusivamente alle carni di agnelli nati e ed allevati in Sardegna.

Dalle attività di indagine dei Nuclei Antifrodi Carabinieri, che hanno monitorato il flusso commerciale di Agnelli di Sardegna a partire dagli ultimi periodi delle festività natalizie e pasquali, è emersa una complessa frode commerciale del prodotto che ha riguardato ben 31 soggetti, titolari di aziende di macellazione e trasformazione di carni di varie zone della Sardegna, nei cui confronti sono stati notificati Avvisi di Garanzia emessi dalla Procura della Repubblica di Sassari (Sost. Proc. dr. Giovanni Caria) per il reato di Frode nell’esercizio del commercio (515 c.p.). Contestualmente sono state eseguite 39 perquisizioni a depositi alimentari destinati alla macellazione e alla trasformazione delle carni ovine, che sulla base delle analisi documentali e dei riscontri effettuati dai Carabinieri sono risultate prive della documentazione di tracciabilità utile a certificare l’effettiva origine sarda della loro produzione e allevamento.

Le verifiche dei Nuclei Antifrodi Carabinieri sono infatti rivolte a tutelare i consumatori che sono stati tratti in inganno dalla falsa indicazione IGP Agnello di Sardegna, quando in realtà si trattava di carni ovine nate ed allevate in altre Regioni o addirittura in Stati esteri. Una copiosa documentazione sulla irregolare commercializzazione e sulle false dichiarazioni di conformità è stata rinvenuta nel corso delle perquisizioni che sono state svolte nei 39 depositi di carni dai Carabinieri del NAC in collaborazione con i Comandi Provinciali della Sardegna. L’indagine ha comunque consentito di escludere criticità per gli aspetti igienico-sanitari del prodotto alimentare, la cui irregolarità è pertanto da riferirsi esclusivamente alla tutela del marchio di qualità.

La tracciabilità dei prodotti animali è una condizione essenziale per garantire la qualità alimentare e i controlli del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari sono stati intensificati per scongiurare le frodi commerciali in tale settore. Gli operatori commerciali che non osservano le regole comunitarie sulla tracciabilità e che incorrono nelle più gravi sanzioni penali previste dalla frode in commercio, possono essere segnalati contattando il numero verde 800 020320.
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