Un Piano di controllo straordinario nelle aree marine protette del nord Sardegna ha permesso il ritrovamento di importanti reperti archeologici
ALGHERO - Nello scorso settembre i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Sassari hanno effettuato una serie di servizi straordinari di controllo e monitoraggio delle aree marine protette e dei siti archeologici subacquei del nord Sardegna. Il piano di controllo straordinario è stato predisposto dal Nucleo Tpc isolano al fine di prevenire e reprimere gli illeciti in danno del patrimonio paesaggistico costiero e delle bellezze naturalistiche ed archeologiche delle acque della Sardegna, derivanti dall'incremento estivo della navigazione da diporto e delle immersioni amatoriali, cui spesso consegue il mancato rispetto delle norme di tutela dei siti protetti.
Le attività sono state condotte dal personale specializzato dell'Arma in collaborazione con il Nucleo Subacquei di Cagliari, con le motovedette dei Carabinieri di Alghero e La Maddalena e con i funzionari e tecnici responsabili di archeologia subacquea della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Sassari. Nel corso dei controlli svolti durante tutto il mese di settembre, interessando numerosi siti marini del nord della Regione tutelati da vincoli naturalistici e archeologici, tra cui le isole di Spargi e Spargiotto di La Maddalena, Cala Griecas di Alghero, Punta Sardegna di Palau e Scoglio Paganetto di Santa Teresa di Gallura, sono stati conseguiti importanti risultati.
Ad Alghero, in località Cala Griecas, è stato individuato e recuperato un ceppo d'ancora in piombo di epoca romana-repubblicana (ante II sec. a.c.) della lunghezza di 150 cm circa, di particolare interesse storico-archeologico, grazie ad alcune pregevoli decorazioni a rilievo raffiguranti astragali; in località Punta Sardegna (Palau), individuati tre giacimenti costituiti da frammenti di anfore, bacili e anforiscoi fittili di epoca romana, compresa tra il I sec. a.c. ed il I sec. d.c.; a Macchia Mala (Palau) scoperto un giacimento costituito da numerosi laterizi fittili di età romana imperiale;
A Santa Teresa di Gallura, in località Scoglio Paganetto, sono stati individuati un giacimento costituito da frammenti di anfore del tipo greco-italico di transizione, risalenti al II sec. a.C. e un giacimento costituito da rocchi litici di colonne di probabile età romana; mentre presso l'Isola di Spargi (La Maddalena): sono stati individuati e recuperati un frammento di parete di anfora, un puntuale di anfora, un tappo di anfora, un frammento di chiodo in metallo, tutti pertinenti il relitto di una nave di epoca romana e nell'Isola di Spargiotto, sempre a La Maddalena, un'ancora del tipo ammiragliato risalente al XIX sec.
I giacimenti individuati ed i reperti recuperati rivestono un notevole interesse storico-scientifico e sono attualmente in fase di studio da parte dei funzionari archeologi della Soprintendenza di Sassari. I controlli hanno inoltre consentito più in generale di monitorare lo stato delle aree marine protette del nord Sardegna per verificare l'esistenza di possibili criticità da porre all'attenzione dei competenti organi di tutela del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Photogallery