CAGLIARI - Ha preso il via la campagna per il referendum. Tra i dieci quesiti, i sardi potranno esprimersi sul buon funzionamento delle istituzioni, la riduzione degli sprechi e il ruolo primario dei cittadini nella vita politica.

Questa mattina (lunedì) al Caesars' hotel a Cagliari si e' costituito il Comitato che coordinera' le manifestazioni nell'isola. Le prime iniziative sono in programma a Nuoro e a Sassari. Per ora è confermata la data del 10 giugno anche se c'è già chi auspica di «spostarla al 6 maggio - come ha spiegato Massimo Fantola, leader dei Riformatori - per far coincidere voto con le Amministrative». Sempre che non venga deciso di spostare proprio queste ultime, compreso ad Alghero.

Ugo Cappellacci. «L’idea di una possibile concentrazione delle consultazioni corrisponde alla necessità di risparmio di risorse pubbliche e a quella di assicurare la massima affluenza. Su questi aspetti sarà avviato immediatamente un giro di consultazioni con le varie forze politiche al fine di poter arrivare a una decisione comune e dare altresì immediatamente impulso alle azioni per un’adeguata informazione dei cittadini sardi sui quesiti referendari. L’auspicio è che, come avvenuto in occasione del referendum sul nucleare, che registrò un’affluenza rilevantissima, anche in questo caso vi sia la più ampia partecipazione possibile». Lo ha dichiarato il presidente Cappellacci, in risposta all’appello giunto dal leader del Partito Democratico, Silvio Lai, e dai movimenti referendari.