P.P.
8 marzo 2012
L´allarme: ancora reflui nel Calich
Un´altra minaccia incombe sulla laguna del Calich. Anche i reflui di Caniga finiranno nella laguna algherese, via Cuga. L´allarme lo lancia Legambiente

ALGHERO - Alle sciagure non c'è mai fine. E così dopo le discutibili scelte dell'amministrazione comunale algherese di riversare i reflui del nuovo impianto di depurazione della città di Alghero sulla laguna del Calich, via Rio Filibertu, (nonostante il finanziamento dell'Ue fosse vincolato al riutilizzo dei reflui), una nuova, imponente, minaccia rischia di abbattersi sul fragile ecosistema algherese: l'arrivo di reflui dal depuratore di Caniga (che serve la città di Sassari).
Si, proprio così. Il Comune di Sassari, infatti, al fine di mettersi a norma e dimostrare che i reflui prodotti dall'impianto di depurazione siano riutilizzati in agricoltura, ha già in avanzata fase di realizzazione il collegamento con il Cuga, oggi fornitore di acque grezze per usi irrigui e per potabilizzazione (anche di Alghero).
Bacino che attualmente presenta una capacità massima di 25 milioni di metri cubi e riceve mediamente 10 milioni annui di acque dal suo bacino imbrifero. Quando però riceverà i 14 milioni di metri cubi annui che Sassari produce, dovrà far ricorso a canali di deflusso per smaltire il surplus. Canali che scaricano nel Rio Serra affluente del Rio Barca che finisce nel Calich.
La denuncia arriva direttamente dalla Legambiente, che per bocca di Luciano Deriu ricorda che «il disastro ambientale del nostro sistema lagunare rischia oggi di aggravarsi con l’immissione dei reflui sassaresi. La città non può più attendere i tempi lunghi delle burocrazie. Deve essere apprestata una soluzione che, per l’incombenza del problema, deve essere praticabile con criteri d’emergenza».
Nella foto: lo scarico sul Rio Filibertu del depuratore di Alghero
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