D.C.
29 marzo 2012
Danza: Gildanza trionfa a Videolina
La scuola Arte e Movimento Gildanza di Alghero, conclude la sua avventura nel programma televisivo di Videolina, “Di che danza sei?”, con un soddisfacente primo posto

ALGHERO - Dopo una serie di vittorie itineranti, la scuola Arte e Movimento Gildanza di Alghero, conclude la sua avventura nel programma televisivo di Videolina, “Di che danza sei?”, con un soddisfacente primo posto. La finalissima, andata in onda venerdì scorso, ha avuto come protagoniste le tre scuole sarde scelte dalla giuria (Elle Dance di Sassari, Picasso di Cagliari e Arte e Movimento Gildanza di Alghero) e le tre scuole ripescate dal televoto (CDM di Assemini, Caraibè di Cagliari e Arte e Danza di Maragalagonis), tutte esibitesi in una sola coreografia davanti a otto esaminatori tra i quali: Roberto Magnabosco, Donatella Deidda, Luana Fanni, Luca Fanni, Pino Perria, Roberto Meloni, Roberta Marcialis e Assunta Pittalunga.
Figure queste che, alla pari dei danzatori, non sono riuscite a nascondere l’emozione verso quella che si è rivelata una puntata ricca e variegata, avente come protagonista una danza capace di spaziare dal fascino dell’oriente alla solarità del Brasile, dall’astrattismo contemporaneo alla genuinità delle tradizioni sarde. Di fronte a tanta diversità dunque è comprensibile la difficoltà spesso ribadita dalla giuria nello scegliere i tre finalisti, svelati solamente al termine della puntata, quando ad essere premiata come terza classificata è stata la scuola Picasso di Cagliari e come seconda classificata la scuola Elle Dance di Sassari.
Il primo posto è stato invece assegnato a Gildanza di Alghero che, dopo essersi esibita durante il lungo percorso da Dicembre a Febbraio in vari generi (Hip-Hop, Classico e Modern-Jazz ), ha scelto, per la finalissima di Marzo, di mettersi alla prova in un pezzo di danza Contemporanea, capace di unire diverse arti (danza, musica, poesia) e di rendere omaggio alla nostra terra. Una vittoria conquistata passo passo, quasi per gioco, ma con fatica e che ha costituito il coronamento di una grande occasione di confronto con le altre realtà regionali. Ma la vittoria più grande è stata sicuramente quella ottenuta dalla danza in sé, un’arte incompresa dai più e amata da pochi, ma che, grazie all’impegno di tutti i partecipanti e degli ideatori del programma, è riuscita a procurarsi un piccolo spazio anche per la stagione 2012/13, restringendo così sempre più la zona d’ombra cui viene spesso ingiustamente relegata.
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