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P.P. 24 maggio 2012
Sassari: consegna del bilancio energetico
Presentazione del documento “Piano d’Azione per le Energie Rinnovabili della Provincia di Sassari: Bilancio delle emissioni di CO2 e gli scenari di riduzione” ieri mercoledì 23 maggio a Palazzo Sciuti, sulla sostenibilità ambientale e la riduzione di emissioni di anidride carbonica entro l´anno 2020
Sassari: consegna del bilancio energetico

SASSARI – Ieri Mercoledì 23 maggio si è tenuta nella sala Angioy di Palazzo Sciuti, la presentazione del documento “Piano d’Azione per le Energie Rinnovabili della Provincia di Sassari: Bilancio delle emissioni di CO2 e gli scenari di riduzione”. «Un anno fa l’amministrazione provinciale si è assunta la responsabilità di traghettare il proprio territorio in Europa, aderendo alle iniziative con cui la Commissione coinvolge gli enti locali nell’attivazione in tutta l’area comunitaria di efficaci politiche per la sostenibilità ambientale, prefissando gli obiettivi da raggiungere entro il 2020» così ha esordito la presidente della provincia di Sassari, Alessandra Giudici nel suo discorso d’apertura.

Cinque mesi fa i sindaci del Nord Ovest Sardegna hanno accettato la sfida promossa dalla Provincia di Sassari. Hanno aderito 66 Comuni su 66, e questo rappresenta un fatto straordinario, unico in Italia. da parte della Provincia di Sassari e del suo territorio. A Bruxelles è stato siglato il patto dei sindaci, una scommessa sulla sostenibilità e sul “bene” ambiente come strumento per il rilancio, per una nuova ipotesi di ripresa morale e materiale, di sviluppo economico, sociale e culturale.

«La redazione del bilancio energetico provinciale frutto di una collaborazione tra Provincia, tutti i comuni del Nord Ovest Sardegna e tutti i soggetti istituzionali coinvolti, rappresenta una mappatura fedele da dove leggere il presente e capire cosa dobbiamo fare per prestare fede agli impegni presi a Bruxelles e agire per ridurre le emissioni inquinanti nell’interesse del nostro territorio» ha dichiarato Giudici.

Durante il convegno sono state affrontate due questioni cruciali di rilevante importanza a livello regionale: il rispetto degli impegni presi da parte della multinazionale E.On nei confronti della Regione e la costruzione del metanodotto. «Il Nord Ovest Sardegna non è più disposto a derogare in tema di rispetto dell’ambiente, risorsa alla quale affida una buona fetta delle proprie possibilità di sviluppo future, e per questo anche questa occasione ci pare propizia per richiedere pubblicamente a E.On di rispettare gli accordi, di effettuare gli investimenti - ha sottolineato Alessandra Giudici che ha aggiunto - la realizzazione del metanodotto Galsi è condizione essenziale per raggiungere gli obiettivi indicati dal Bilancio presentato oggi».

Secondo i rappresentanti istituzionali, l’arrivo del metano può rappresentare una condizione necessaria per ridurre le emissioni di CO2 di quasi un milione e mezzo di tonnellate all’anno, passando dagli oltre sette milioni registrati nel 2010, anno di riferimento, a cinque milioni e settecento mila nel 2020. Gli enti locali del Nord Ovest Sardegna sono dunque chiamati ad affrontare una nuova sfida al cambiamento climatico, con un attenzione maggiore alle energie rinnovabili e riduzione dei consumi, nell’ottica di una visione ecosostenibile.



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