Red
11 luglio 2012
Depuratore: Tedde replica a Cadinu
All´indomani della lettera aperta pubblicata su Alguer.it, l´ex sindaco Marco Tedde nega ogni tipo d´incarico assegnato al geometra Raffaele Cadinu e ribatte punto su punto

ALGHERO - A distanza di tre anni e più, continua a far discutere l'entrata in funzione del nuovo impianto di depurazione della città di Alghero: s'infiamma così la polemica tra il tecnico Raffaele Cadinu e l'ex sindaco Marco Tedde, che all'indomani della lettera aperta pubblicata su Alguer.it, nega ogni tipo d'incarico assegnato al geometra, contestando apertamente quella che lui stesso definisce una «epistola difficilmente comprensibile ai più». Ecco il testo integrale.
Ho letto con una certa curiosità una “lettera aperta” che tale geom. Cadinu mi avrebbe scritto per interloquire sulla vicenda del Depuratore. Una “epistola”, come la definisce il geometra, molto articolata, tecnica e – come mi riferiscono tutti coloro che l’hanno letta - difficilmente comprensibile dai più. L’unico aspetto abbastanza chiaro della lunga “epistola” è che il geometra avrebbe preferito un’ampliamento della struttura depurativa del Mariotti, posta in area urbana, che per tanti anni ha ammorbato l’aria di intieri quartieri di Alghero. Sinceramente non ero a conoscenza che il geometra Cadinu avesse svolto per conto dell’Amministrazione compiti di controllo della gestione dell’impianto del Mariotti. E se questo incarico gli è stato conferito sicuramente è stato fatto senza la mia condivisione. Sono convinto che questi compiti debbano essere svolti da chimici, ingegneri o, comunque, da professionalità con una formazione specifica. Per il resto, il geometra Cadinu saprà che il progetto preliminare del Depuratore di S. Marco, compresa la sua ubicazione, è stato approvato in conferenza di servizi nel settembre del 2003 dai tecnici e dagli esperti della Regione (Assessorati Ambiente, LL.PP., Beni Culturali, Genio Civile, Corpo Forestale), della Provincia di Sassari (Assessorati Viabilità e Difesa Ambiente), del Consorzio di Bonifica della Nurra, dell’Esaf, FDS, Consorzio ASI, ASL Sassari e Comune di Alghero. E non, quindi, dal Sindaco di Alghero. Così come saprà che l’impianto è stato progettato dalla S.G.I. s.p.a. - società d’ingegneria leader europea nella progettazione di sistemi di depurazione - e che con i titolati tecnici di questa s.p.a. si sono confrontati costantemente gli Assessori Altea e Piras che nella loro qualità di responsabili dei Servizi Tecnologi e LL.PP all’epoca hanno seguito gli sviluppi del procedimento. Che poi non abbiano interloquito col geom. Cadinu non mi pare una questione di pubblico interesse. Per il resto, v’è solo da aggiungere una cosa di una ovvietà assoluta: il Depuratore per esprimere tutte le sue potenzialità deve funzionare ed essere gestito conformemente al progetto. E cioè, in adempimento al Piano di Gestione redatto dal medesimo Consorzio di Bonifica della Nurra le sue acque dopo aver superato i processi depurativi debbono essere utilizzate per l’irrigazione. Abbanoa, gestore unico dell’impianto e responsabile della qualità delle acque, deve verificare quotidianamente che esse siano idonee sotto tutti i profili per l’utilizzo irriguo. E l’Arpas deve controllare periodicamente che la gestione Abbanoa avvenga all’interno dei parametri di legge. Il compito della nuova Amministrazione Comunale (che non gestisce depuratori), così come quello della passata, è quello di monitorare con attenzione, collaborando se del caso col Distretto Idrografico, affinché questi Enti facciano la loro parte e di sollecitare la Regione affinché, finalmente, affronti con determinazione le questioni ambientali del Calik che a detta dell’Arpas son le medesime fin dal 1983. Gli scarichi non autorizzati dalla Provincia, come quello del Depuratore di Olmedo, e quelli abusivi debbono essere eliminati, così come debbono essere affrontate tutte le ulteriori cause che creano criticità ambientali nella laguna. Il tutto utilizzando la professionalità e le competenze di tecnici titolati e di qualità e senza creare dannosi allarmismi e polemiche sterili che sono utili solo a creare effimeri momenti di autopromozione e nulla più.
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