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Antonio Sini 19 giugno 2005
Servitù militari in Sardegna: “dietrofront” del Governo
In settimana indennizzi ai pescatori
La lunga vertenza della marineria di Teulada e S.Anna Arresi a una svolta, il Sottosegretario alla Difesa anticipa il contenuto della soluzione, dopo aver incontrato i pescatori
Servitù militari in Sardegna: “dietrofront” del Governo. In settimana indennizzi ai pescatori

CAGLIARI - Nella vicenda che interessa i pescatori di Teulada e Sant’Anna Arresi, forse si è arrivati ad una svolta. Come è risaputo, le marinerie del basso Sulcis sono in agitazione poiché chiedono allo Stato e alla Regione, gli indennizzi per la mancata pesca, causata dalla presenza nell’area, del Poligono militare di Teulada, che costringe i pescatori a lunghi periodi di sosta in concomitanza con le esercitazioni militari. I pescatori si sono resi protagonisti di azioni di protesta eclatanti, si sono incatenati in Via Roma a Cagliari all’ingresso del Palazzo della Regione. Hanno chiesto più volte l’intervento dei politici regionali e del Governatore Soru, che mediasse su tutta la vicenda. Renato Soru si è recato a Roma, nei giorni scorsi, dove ha sollecitato lo Stato a tenere fede a quanto sottoscritto nei protocolli d’intesa Stato-Regione. La vertenza che si protrae da oltre un mese, ha visto i pescatori protagonisti di sit-in con i loro familiari, e la regione a mediare su una vertenza che va oltre gli indennizzi e si spinge a “rivedere” la stato delle servitù militari in Sardegna, che pare proprio impoveriscano categorie che da queste traggono pochi benefici, i pescatori di sicuro. I pescatori di Teulada e Sant’Anna Arresi, hanno più volte sostenuto di non poter andare per mare perché si mette a rischio la propria vita, si rischia il sequestro dell’imbarcazione perché si contravviene a una disposizione della capitaneria di porto che interdice una vasta area marina alla pesca. “Da dove traiamo sostentamento, hanno affermato, i pescatori se non ci assegnano neanche i contributi previsti in caso di fermo “forzato”? Ora sulla vicenda interviene il sottosegretario alla Difesa Salvatore Cicu, che in risposta a una lettera inviata dal governatore Renato Soru, ha annunciato che invierà Lunedì mattina un´altra bozza di protocollo nella quale sono inseriti i richiami, voluti da Soru, agli accordi tra Stato e Regione sottoscritti nel 1986 e 1999, riguardanti le servitù militari in Sardegna. “Questa soluzione, ha precisato Salvatore Cicu durante una conferenza stampa successiva ad un incontro con i pescatori svoltosi Sabato mattina a Cagliari, darà la possibilità ai pescatori del basso Sulcis di ricevere dalla prossima settimana gli indennizzi dovuti per il “fermo pesca”. Forse dopo un mese di protesta, di sacrifici e di promesse non mantenute, sulla vertenza si apre uno spiraglio, che permetterà ai pescatori, forse, di ritornare alle proprie case, e abbandonare lo scomodo bivacco nei pressi del Palazzo della Regione.



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