ALGHERO - «La seconda provincia sarda è stata privata dal Pdl di posti in lista che diano garanzia di elezione e, quindi, di parlamentari che possano difendere i suoi interessi e lavorare per portare a soluzione i tanti problemi che rischiano di incancrenirsi. Il Coordinamento provinciale aveva indicato alcuni rappresentati radicati nel territorio: Carmelo Porcu, Tore Amadu, Nicola Rassu, Sabrina Serra e Aldo Salaris. Solo Porcu e Serra sono stati inseriti nelle liste, ma in posizione “riempitiva” e di testimonianza. Gli altri sono stati saltati a piè pari. La Provincia di Sassari merita rispetto e merita di più». Durissima presa di posizione di Marco Tedde, consigliere comunale ed ex sindaco di Alghero (Pdl), che all'indomani dell'ufficializzazione delle candidature di Camera e Senato si mette in testa alla protesta di quello che lui stesso definisce il "caso-Sassari", richiamando l'attenzione del Coordinatore Nazionale.

Bordate su Paolo Vella. «Di certo non potranno propinarci la storiella del "Vella Algherese", un vero e proprio nominato che avrà tante doti ma non quelle di essere radicato ad Alghero e nella Provincia di Sassari e di essersi impegnato per la soluzione delle grandi vertenze territoriali o per la capacità di affrontare i tanti problemi che affliggono il nostro debole corpo sociale ed il nostro stramato tessuto economico. Cinque anni in Parlamento di Vella raccontano che il Parlamentare vanta assidue presenze a Roma ma un bassissimo indice di produttività (nella speciale classifica è 521° su 630 deputati), superato anche da Barbareschi che nel contempo fa anche il Regista, attore, produttore e gestore di teatri (475° su 630)». E’ possibile continuare a fingere che nulla sia accaduto - si domanda Marco Tedde: che simula un veloce elenco di "smemoratezza" in relazione alla vana promessa di primarie, di stop a coloro che avevano fatto tre mandati, di rinnovamento e di inserimento in lista di amministratori radicati nel territorio e che bene hanno lavorato, di attenzione verso i giovani e le donne del partito.

Ci hanno spremuti come limoni. E' la cruda presa d'atto dell'ex sindaco di Alghero, che non attribuisce particolari responsabilità ai coordinatori provinciali Antonfranco Temussi e Antonio Doneddu, e neppure Paolo Vella, «che per motivi assolutamente slegati dal suo impegno politico ha la fortuna di non aver dovuto sgomitare per la sua nomina». Tedde punta il dito sul coordinatore regionale che a suo dire «ha ben precise responsabilità in quanto ha fatto le proposte alla Direzione nazionale». Ma non è questo il punto: «la verità è che le nostre rappresentanze provinciali politiche sono oramai derubricate ad avamposti organizzativi di testimonianza dell’esistenza del Pdl, e gli esponenti politici più rappresentativi del territorio sono considerati ed utilizzati alla stregua di limoni da spremere», attacca Tedde che incalza, «ci hanno utilizzati come generatori e collettori di consenso che viene utilizzato da altri territori per la nomina dei loro difensori in parlamento».

Sospensione dal Coordinamento provinciale e Regionale. Per Marco Tedde è arrivata l'ora di dire basta e chiama a raccolta i delusi (e sono davvero tanti), annunciando la sospensione dai coordinamenti. «Un gesto di sana protesta democratica che spero possa essere seguito da qualcuno dei tantissimi amici che in queste ore contestano con forza le decisioni assunte. Spero ne abbiano il coraggio e la forza. Non pretendo di conseguire grandi risultati ma, perlomeno, la presa di posizione costringerà Alfano ad avviare con noi un’interlocuzione non mediata da filtri politici ed a capire che in Provincia di Sassari il Pdl è malato grave. Non è possibile tollerare oltre questa sorta di “schiaffo del soldato” a cui siamo costretti da anni a giocare in posizione perennemente passiva».

Foto d'archivio