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A.B.
24 maggio 2013
Bioedilizia: collaborazione tra Regione e Casa verde
La Regione Autonoma della Sardegna ha avviato una collaborazione con il polo produttivo che conta quarantadue aziende nell’Isola e trentuno nel resto d’Italia

CAGLIARI – La Regione punta sulla bioedilizia attraverso l’avvio di una collaborazione con il polo produttivo “La Casa Verde CO2.0” che conta settantatre aziende in tutta Italia, di cui quarantadue in Sardegna. Il progetto è stato presentato ieri dal presidente regionale Ugo Cappellacci, affiancato dagli assessori della Programmazione Alessandra Zedda, dell’Industria Antonello Liori, dell’Ambiente Andrea Biancareddu, dell’Agricoltura Oscar Cherchi e dalla presidente del polo Daniela Ducato.
«All’inizio della legislatura abbiamo avviato il programma “Sardegna CO2.0” puntando in modo deciso ad un’isola a zero emissioni – ha dichiarato Cappellacci - attraverso la sinergia avviata oggi abbiamo una ulteriore dimostrazione che la nostra Isola possiede grandi eccellenze nei settori dell’innovazione che riescono a proiettarsi al futuro valorizzando le risorse naturali del territorio». «La Sardegna è detentrice del primato mondiale di Regione Europea, tra le prime tre del pianeta – ha spiegato Ducato - col più ricco patrimonio di risorse minerali, vegetali e animali, molte eccedenti, utili per realizzare produzioni per un’edilizia sana cento per cento carbon free, che non distrugge ma produce paesaggio».
Zedda ha annunciato che «le risorse per la ricerca saranno indirizzate in modo mirato verso chi crea vera innovazione», Biancareddu ha sottolineato che «si sta puntando sull’ottimizzazione della bioedilizia e si sta pensando a un finanziamento per incentivare il settore», Liori ha evidenziato che «si tratta di un’occasione importante con possibili rilevanti ricadute sul lavoro in Sardegna», mentre Cherchi ha rimarcato che «questa collaborazione si integra pienamente con un nuovo progetto dell’Assessorato per la valorizzazione della lana sarda».
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