Red
13 giugno 2013
Legge elettorale regionale: è stallo
Lo scoglio rimane la soglia di sbarramento in discussione tra i principali partiti che non piace alle forze minori. Tutto rinviato a martedì 18 giugno

CAGLIARI - Intesa tutta in salita per la riforma della legge elettorale sarda. Nonostante i contatti tra gli schieramenti, le soglie di sbarramento rimangono i nodi da superare per trovare un accordo. La posizione è di stallo tanto che il Consiglio regionale in programma nel pomeriggio è stato rinviato a martedì 18 giugno. Lo spettro da scacciare è quello di andare al voto nel 2014 con l'attuale legge, in mancanza di una promulgazione delle nuove regole a causa dell'eventuale richiesta di referendum.
Giacomo Sanna. «Auspico che il Pd e il Pdl in vista del decisivo appuntamento di martedì prossimo per l’approvazione delle nuove norme per l’elezione del Consiglio regionale, mettano da parte egoismi e interessi partitici e si convincano che i problemi che investono le grandi forze politiche non possono essere gettati sulle spalle degli elettori sardi. Con le soglie di sbarramento fino ad ora proposte, infatti, prima ancora delle forze politiche minori, ad essere mortificati e penalizzati, sarebbero le migliaia di elettori sardi che non votando né il Pd e né il Pdl rischierebbero di vedere disperso il loro voto. O peggio, contribuirebbero ad eleggere un consigliere di una lista che non hanno scelto di votare».
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