Red
23 giugno 2013
«La Sardegna riparta dall’istruzione»
E’ quanto afferma Massimo Rizzu, referente provinciale del Movimento Per le Autonomie Giovani, che intende sensibilizzare i politici tutti, nazionali e regionali

Sassari - «La scuola è bene fondamentale per questa terra e per l’intero paese, ripartiamo dall’istruzione». E’ quanto afferma Massimo Rizzu, referente provinciale del Movimento Per le Autonomie Giovani, che intende sensibilizzare in primis l’opinione pubblica e non meno i politici tutti, nazionali e regionali, affinché possano restituire alla scuola il suo ruolo principale, quello di formare ed istruire i ragazzi in maniera seria.
«I politici sardi si facciano portavoce delle istanze giovanili che mirano alla valorizzazione della scuola pubblica, favorendo cosi un apparato statale ricco di elementi necessari per la ripresa economica e sociale di questo paese - prosegue Rizzu, e conclude - con voce unanime bisognerebbe pretendere che si rispetti il diritto allo studio, base su cui si dovrebbe fondare una nazione e per la quale essa ne possa trarre beneficio; perciò esorto le istituzioni ed i rappresentanti politici a non permettere che l’istruzione venga privatizzata perché a mio avviso l’indirizzo è questo».
Alcuni mesi fa gli studenti di tutte le scuole sassaresi e non solo, sono scesi in piazza a manifestare il dissenso contro provvedimenti attuati a scapito la scuola pubblica, l’ultimo il Decreto Legge 95/2012 che riduce l’acquisto di beni e servizi di 52 milioni di euro e un apporta un taglio di 121,6 milioni alla Ricerca. Il Ministero della Pubblica Istruzione dell’Università e della Ricerca racchiude migliaia e migliaia di persone, tra cui personale docente ed Ata, ridurlo ai minimi termini non farebbe bene ne all’economia del paese ne tanto meno al presente ed al futuro dei giovani.
|