A.B.
27 agosto 2013
Cala il sipario sul NarcaoBlues
Il pubblico è stato la vera anima del festival, giunto alla 23esima edizione, che nonostante tagli e difficoltà conferma i numeri delle passate edizioni. Grande serata finale con i Mandolin’ Brothers e James Hunter, una delle migliori voci del British R&B

NARCAO - «C’è solo una cosa che ci sprona ancora ad andare avanti e questa cosa ha un nome: il pubblico, tutti voi, il nostro amato e appassionato pubblico. Siete voi la vera anima del Blues. E ci sentiamo molto fortunati ad avervi». Con queste parole, sabato sera, il direttore artistico della 23esima edizione della rassegna internazionale “Narcao Blues Festival” Gianni Melis ha voluto rendere omaggio alle centinaia di spettatori che ogni sera, per quattro intensi appuntamenti, si sono stretti intorno ad artisti, organizzatori e staff della “Progetto Evoluzione”, per manifestare il proprio affetto ad un festival che, sino all’ultimo momento, ha rischiato di saltare per i tagli e i ritardi nell’erogazione dei contributi regionali.
Dopo aver ancora una volta ricordato la figura di Franco Pala, storico collaboratore dell’associazione scomparso circa un anno fa per un male incurabile, a cui il festival era dedicato, Gianni Melis ha ripercorso le tappe che hanno portato all’ultima edizione del Narcao Blues. «Come ormai si sa, questa è stata un’edizione travagliata, senza dubbio la più difficile da organizzare. Con contributi pari a quelli di una sagra paesana e, come se non bastasse, assegnati con tempi biblici. Tutto ciò, in un territorio disastrato come il Sulcis, sarebbe più che sufficiente per farci gettare la spugna e lasciarci da questo palco con un addio. Invece vogliamo salutarvi con un arrivederci alla prossima edizione. Perché abbiamo un motivo talmente forte che ci spinge, che ci fa superare tutte le difficoltà e che ci fa sentire amati. E questo motivo ha un solo nome: voi, il nostro pubblico». Un pubblico delle grandi occasione che, sabato sera, dopo aver applaudito le band che si sono alternate sul palco di piazza Europa (Baba Sissoko, “Scarecrow”, Ian Siegal & “Mike Sponza Band”, Henrik Freischlader, Lakeetra Knowles, Walter Wolfman Washington) ed animato le serate del “Dopo Festival” (Maurizio “Gnola” Glielmo e Jimmy Ragazzon), ha applaudito la musica e la passione dei “Mandolin’Brothers”, storica band capitanata da Jimmy Ragazzon da decenni protagonista della scena blues nazionale, ed il blues di James Hunter, british soul man “dalla voce che incanta” e definito da Van Morrison «una delle migliori voci del British R&B and soul».
Il festival è stato organizzato dall’“Associazione Culturale Progetto Evoluzione”, con il contributo dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione, Sport e Spettacoli e dell’Assessorato al Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Provincia di Carbonia-Iglesias, della “Fondazione Banco di Sardegna” e del Comune di Narcao. Un appuntamento imperdibile che, in quattro giorni di concerti, ha condotto gli appassionati in un’emozionante “viaggio musicale” nel cuore del Sulcis, terra affascinante e ricca di suggestivi scorci naturalistici e di tesori di archeologia industriale. A fare da sfondo alla rassegna musicale, come di consueto, è stata Piazza Europa, piccolo anfiteatro al centro del paese. L’arena è stata così scenario per quattro intense serate di otto concerti con la consueta e ormai collaudata formula dei due gruppi per serata. Band che non hanno mancato di animare la comunità di Narcao e di regalare tanta musica ed emozioni a tutti gli appassionati del Blues.
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