Red
8 gennaio 2014
Confermata mini-Imu, stangata a Porto Torres
Tra tutti i comuni che nel 2012 e 2013 avevano aumentato l´aliquota standard del 4 per mille, Porto Torres risulta con il 5 per mille la più alta in provincia

PORTO TORRES - L’Imu sulla prima casa che nel 2013, il governo ha cercato di cancellare, tra confusione e polemiche, ricompare per tutti i comuni che nel 2012 e 2013 avevano aumentato l’aliquota standard prevista dall’imposta, compreso il comune di Porto Torres che con delibera del Consiglio, nel novembre scorso, aveva confermato le aliquote e le detrazioni Imu 2012. Ieri il ministro dell'Economia Saccomanni ha deciso di non cancellare la mini-Imu e lo Stato si accolla i 4 miliardi di mancato gettito dell’Imu sulla prima casa, solo fino a contribuire all’aliquota base del 4 per mille.
In tutti quei Comuni, sono precisamente 2.398, in cui i sindaci hanno aumentato l’aliquota base al 5, come è avvenuto a Porto Torres, o al tetto massimo del 6 per mille, saranno i cittadini a pagare il 40 per cento della differenza. Sembrerebbe poco, rispetto al pagamento dell’intero, che comunque si ripresenterà quest’anno quando l’Imu sarà sostituita dalla Tasi, ma è pur sempre troppo pesante da digerire, per una città, Porto Torres, che soffre una grave crisi economico-occupazionale.
Se si vanno a considerare le situazioni particolari: su un appartamento di 100 metri quadrati e un figlio, sul quale caricare le detrazioni, si pagano 60 euro. All’Imu prima casa si deve aggiungere l’aliquota stabilita dal Comune di Porto Torres che grava sulle seconde case, ma soprattutto sulle piccole imprese già colpite duramente dalla crisi, nella misura del 9.60 per mille che rispetto all’aliquota base di 7.60 è stata fatta lievitare di due punti (l’aliquota può essere aumentata di massimo 3 punti), stabiliti dall’amministrazione comunale nell’ultimo Consiglio tenutosi il 13 novembre 2013. Da non trascurare le file e i disagi per il pagamento dell’imposta, entro venerdì 24 gennaio, i commercialisti e il Caf sono in stato di massima allerta.
Difatti la mini- Imu, si calcola tenendo conto delle vecchie detrazioni utilizzate nel 2012: 200 euro di base, più 50 euro a figlio. Nel calcolo si tiene conto della rendita catastale rivalutata per 165, poi altre due operazioni da eseguire: la prima con l'aliquota base al 4 per mille e la seconda con l'aliquota effettiva deliberata dal Comune; poi si fa la differenza tra le due cifre e si calcola il 40 per cento che i contribuenti dovranno pagare. Ma per questi ultimi è solo l’inizio, su di loro grava un ulteriore «sentenza» che definisce le aliquote e le detrazioni della Tasi (tassa che sostituisce l’Imu) prevista per quest’anno.
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