Pierpaola Pisanu
10 novembre 2005
Per anni pescatori multati perché scoperti a vendere ricci Delrio «Chiederemo un risarcimento»
Giovanni Delrio ha intenzione di radunare tutti coloro che hanno subito danni economici per un divieto che oggi si scopre che nessun ente aveva emanato. «Non so a chi, se Regione o Asl - ha detto Delrio - ma chiederemo un risarcimento».

ALGHERO - Soddisfatto a metà il portavoce dei pescatori algheresi Giovanni Delrio, per l’imminente provvedimento che consentirà nel rispetto di alcune regole, di vendere i ricci di mare. Lo considera certamente un importante passo in avanti per sbloccare una situazione anomala ad Alghero che va avanti da circa sette anni. Ma il presidente del Consorzio Imprese di Pesca Banchina Millelire, lamenta ancora una volta una disparità di trattamento con altre città sarde: «Perché a Cagliari i pescatori possono vendere i ricci di mare al Poetto ? - chiede Delrio – applichiamo anche da noi le stesse regole. E’ ingiusto – prosegue – che per tutti questi anni in cui i pescatori algheresi siano stati tartassati da forze dell’ordine, in altre città di mare, hanno commercializzato tranquillamente questo prodotto ittico». Secondo il rappresentante della Banchina Millelire sono stati usati due pesi e due misure, provocando notevoli danni economici ad una categoria che lavora stagionalmente. Poi oggi si scopre che né la Regione né la Asl hanno emesso alcun provvedimento di divieto per la vendita di questo. «Qualcuno dovrà risarcire per il mancato guadagno, gli operatori che in sei anni sono stati privati della possibilità di commercializzare questa risorsa e i pescatori professionisti multati perché scoperti a vendere i ricci», protesta Delrio che ha intenzione di radunare tutti coloro che hanno subito danni economici per un divieto che oggi si scopre che nessun ente aveva emanato. «Non so a chi, se Regione o Asl - ha detto Delrio - ma chiederemo un risarcimento».
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