Monica Caggiari
26 novembre 2005
Giorgio Fornoni di Report parla ai giovani «La realtà si racconta attraverso la conoscenza diretta dei fatti»
Un giornalismo che racconti i mali del mondo in base a documenti e andando sul posto, per verificare sempre e solo di persona il reale stato delle cose. Giorgio Fornoni, freelance e giornalista della trasmissione “report” di Rai3 , ha definito così il suo lavoro, basato sulla ricerca di fatti concreti, corroborati da un fiuto e da una tenacia fuori dal comune

ALGHERO - L’occasione è stata fornita dal Centro di educazione alla Pace e Mondialità “Padre Salvatore Carzedda”, che insieme al giornalista ha organizzato ieri mattina un incontro con i ragazzi delle scuole superiori cittadine. I giovani, come ha sottolineato don Lorenzo, referente del centro, hanno seguito con notevole interesse e hanno sommerso con numerose domande un disponibile Fornoni. Le stesse proiezioni del mattino, tratte da alcune indagini di Fornoni, in merito alla pena di morte, andata in onda domenica scorsa , e al pericolo dei sommergibili nucleari in Russia, con accenni al terrorismo di Stato in Cecenia, sono state mostrate la sera durante la seconda parte dell’incontro. I due incontri hanno rivelato l’urgenza di rendere noti i fatti e le ingiustizie, contro le quali magari è possibile fare poco da soli, ma che non appena diventano di dominio pubblico, perlomeno non possono più essere ignorate. Il primo passo è la conoscenza dei fatti, così Fornoni, che spesso per rendere partecipe la popolazione delle molte piccole e grandi tragedie nascoste, ha lavorato per mesi e mesi, anche solo per ottenere visti o per accedere a documenti riservati. Una volontà inesauribile, quella sulla quale Giorgio Fornoni ha fatto leva, in particolare nel momento in cui ha parlato a quelli che hanno intenzione di intraprendere la strada del giornalismo. A questi “temerari” ha più volte suggerito di non arrendersi mai e di impegnarsi, sempre e con coraggio per raccontare la vita e la realtà, per quel diritto di cronaca che in primo luogo deve rerstare un dovere nei confronti della comunità.
Nella foto Don Lorenzo e Giorgio Fornoni
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