Mariangela Pala
10 marzo 2014
Asd Turris, tante sfide fuori e dentro il ring
La neonata società pugilistica Asd Turris G. Battista Martellini che conta quasi cento iscritti, chiede una palestra a tempo pieno, per svolgere le attività da ring senza limiti di orari e di giorni

PORTO TORRES - A Porto Torres aumentano di numero gli appassionati della boxe e allo stesso tempo crescono gli iscritti nelle palestre. Il fascino della boxe si respira ovunque, ne è un esempio la neonata società Asd Turris G. Battista Martellini che sembra sia partita col «pugno» giusto con quasi 100 tesserati. La boxe di oggi è uno sport diverso, meno celebrato ma più praticato, è un ritorno alla nobile arte che con i suoi valori e la sua disciplina attira non solo i giovani ma anche tante donne, come risulta dal registro della palestra di boxe di Via Petronia. Se c’è un pregiudizio che innervosisce Pier Luigi Zara il nuovo istruttore della palestra Asd Turris è quello della violenza gratuita nella boxe: «Si parla di violenza quando ti scagli contro qualcuno più debole: noi combattiamo con un avversario del nostro livello, che si allena con noi, su un ring. La boxe non è violenza, è sport».
I costi per formarsi e affrontare le prime sfide sul ring sono elevati, la crisi ha colpito pesantemente anche lo boxe, e oggi gli atleti sono obbligati ad autofinanziarsi, ma nonostante le difficoltà la palestra di Pino Mura (ex campione italiano), in quattro mesi di attività, la nuova società, ha realizzato due manifestazioni, mentre una terza è imminente (metà Marzo). Nella palestra si sente un odore acre che racconta la fatica e il sacrificio dei tanti atleti che con l’allenamento e la tenacia tre volte la settimana si incontrano per tenersi in forma e migliorare la preparazione pugilistica, come: Cristian Erre (elite1° s),Gian Luca Candidda (Elite 1°s), Marco Fonsa (elite 2°s), Tonino Usai (elite 3°s), Carrozzi Carmine (elite 3° s), Antonio Mura esordiente, Giuseppe Sassu pesi welter, Sebastian Fioretti pesi medi. A questi si aggiunge un folto gruppo di ragazzi e ragazze e circa 60 pugili amatori, gruppi di pugili agonisti e amatori che si addestrano con turni diversi, durante le tre giornate (lunedì, martedì e mercoledì) in cui la palestra è disponibile ma che avrebbero bisogno di allenarsi tutti i giorni, soprattutto in prossimità degli incontri.
«Il punto di riferimento della vita dei pugili è la palestra – racconta uno degli allenatori Raimondo Usai – alcuni di loro passano più di due ore in palestra ogni volta. Non fanno la boxe la vivono». Avrebbero bisogno di una palestra a tempo pieno, di svolgere le attività da ring, senza limiti di orari e di giorni: «Non possiamo condividere una palestra con un’altra società che non conta iscritti, rispetto alla nostra che invece ha un numero elevato di tesserati» - interviene Zara. La palestra storica di “Martellini” permette che le iscrizioni siano accessibili durante tutto l’anno, ma la loro preoccupazione e che le lezioni si possano svolgere in totale sicurezza per l’atleta, a cui si deve garantire, come sostengono gli allenatori (Pino Mura, Raimondo Usai, Pietro Pintadu e Pier Luigi Zara) una preparazione fisica improntata sullo sviluppo delle basi tecniche dirette ad evitare i colpi, perché la difesa è il principale insegnamento, ecco perché un istruttore è sempre presente in sala per seguire l’allenamento. Come l’ex campione italiano Pino Mura, Po (pre olimpionico) nel ‘63, una passione che nasce da presto, e che nel ‘65 lo porta alla conquista del titolo italiano da dilettante.
Nel ’67 diventa campione dei giochi del Mediterraneo conquistando la medaglia d’oro, e ancora medaglia d’argento nella preolimpica a Città del Messico e di nuovo campione italiano professionisti nel’75. «La boxe è lo sport più leale – sostiene Pino Mura – in cui l’avversario non rappresenta mai il tuo nemico, nel pugilato si rafforzano i rapporti personali, l’idea di famiglia e i valori, come il rispetto per l’avversario e la disciplina». Il Maestro Pino Mura parla dei valori della boxe, valori che cerca di trasmettere anche ai suoi allievi, il rispetto, il sacrificio, la concentrazione. Lo conferma uno dei suoi giovani boxer Cristian Erre che si prepara ad affrontare il passaggio da dilettante a professionista, traguardo difficile ma sfidato con serietà nella preparazione fisica e mentale, grazie anche al sostegno degli istruttori, che presto avranno un incremento nel numero con l’acquisizione del brevetto di Cristian Unali e Giuliano Tola. La nuova Asd Turris Martellini si prepara a raggiungere ulteriori obiettivi utili a far crescere la società e i giovani che la frequentano, grazie anche al direttivo e alla presidente Adele Vigliani.
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