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A.B. 19 marzo 2014
Sorso: «Possiamo salvare una vita»
In occasione della Settimana europea di sensibilizzazione sull’arresto cardiaco, il Comune di Sorso organizza un corso gratuito di rianimazione cardiopolmonare
Sorso: «Possiamo salvare una vita»

SORSO - In occasione della Settimana europea di sensibilizzazione sull’arresto cardiaco, il Comune di Sorso organizza un corso gratuito di rianimazione cardiopolmonare. Il programma di diffusione della rianimazione cardiopolmonare (“Rcp”) tra la popolazione è finalizzato ad insegnare al personale laico (studenti, lavoratori e quanti altri non fanno parte del personale sanitario) come aiutare a riavviare il cuore di qualcuno che ha avuto un arresto cardiaco. Il programma è prima di tutto indirizzato ai giovani ed ha lo scopo di aumentare la percentuale, attualmente molto bassa, delle persone che dopo un arresto cardiaco, al di fuori dell’ospedale, sopravvivono.

Ogni anno, circa 350mila cittadini europei vanno incontro ad un arresto cardiaco al di fuori dell’ospedale. La maggior parte di questi eventi si verificano a casa, ma possono verificarsi anche per la strada, al lavoro, mentre si pratica un’attività sportiva. Attualmente, meno di uno su dieci di questi pazienti sopravvivono. Se viene invece praticata la rianimazione cardiopolmonare da parte dei testimoni dell’evento la sopravvivenza aumenta di due-tre volte, però, oggi la Rcp viene effettuata solo in un paziente su cinque che va incontro ad arresto cardiaco al di fuori dell’ospedale. Il miglioramento di questo tasso, insegnando alla popolazione la rianimazione, potrebbe salvare in tutta l’Europa circa 100mila vittime ogni anno.

La percentuale della popolazione che sa eseguire la Rcp in Europa varia a seconda dei Paesi: in Spagna è intorno al 12percento, in Germania il 15percento, nei Paesi Bassi è del 61percento, in Svezia del 59percento. Il tasso di sopravvivenza effettiva varia dal 6percento nei Paesi dell’Europa dell’Est al 40percento nei Paesi Bassi ed in Norvegia, proprio perché un’elevata percentuale della popolazione sa eseguire immediatamente la rianimazione. L’“Erc-European Resuscitation Council”, che si è fatta portavoce in Europa di questa strategia ed ha sviluppato le stime riportate in questo documento ritiene che: «Se riuscissimo a portare i tassi relativi alla popolazione che sa eseguire l’Rcp in Europa ai livelli osservati in quelle nazioni che hanno ottenuto i risultati migliori (ad es. Norvegia), potrebbero essere salvate ogni anno in tutta Europa circa 100mila vite».

Per dare una più concreta dimensione del fenomeno, la stima di 350mila morti per arresto cardiaco in ambiente extra-ospedaliero è equivalente a mille morti al giorno tutti i giorni dell'anno in Europa, il che corrisponderebbe alle vittime di due jumbo jet-al completo che precipitano senza superstiti, ogni giorno, per tutti i giorni dell’anno. L’esecuzione della rianimazione non crea alcun danno, anche se molti possono essere preoccupati da questa paura, il vero sbaglio è non fare e saper fare niente davanti ad un arresto cardiaco, perché la Rcp è una procedura semplice che può essere eseguita dalla maggior parte delle persone. Tutti possono salvare delle vite umane nel caso di arresto cardiocircolatorio. Anche un modesto aumento del numero delle persone che sa eseguire la rianimazione può salvare molte vite.
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