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Red
7 agosto 2003
Antonio Corriga, del Sacro e della Luce
Sabato 9 agosto si inaugura presso gli spazi di Su Palatu ´e sas Iscolas a Villanova Monteleone, la mostra Del sacro e della luce sull’opera del pittore Antonio Corriga

L’esposizione raccoglie 50 opere di medio e grande formato – fra dipinti ad olio su tela o cartone telato, acquerelli, disegni – che vanno dagli anni Cinquanta ad oggi. L’intento organizzativo è finalizzato alla presentazione di testimonianze, anche inconsuete e inedite, su tre filoni tematici approfonditi dall’artista nel corso del tempo: il sacro, il ritratto e la tradizione pittorialista isolana.
L’attenzione dedicata al tema del sacro – aspetto molto presente nell’opera di Corriga, che nel corso della sua attività ha ricevuto numerose commissioni per opere destinate a diversi luoghi di culto: per tutti si ricorda la “Crocefissione” per la chiesa di Fonni – vede qui per la prima volta, fra le altre esposte, la presenza degli studi realizzati per la recente “Pala di Bonaria” (2001), immenso dipinto verticale, destinato all’altare maggiore della chiesa di Nostra Signora di Bonaria a Cagliari.
L’Antonio Corriga del ritratto o dell’autoritratto risulta essere, nella sua ricca e vasta produzione, il meno noto al grande pubblico. Questa mostra ne raccoglie di curiosi: quelli familiari e privati ad esempio, costituiscono un corpus mai uscito dallo studio o dall’abitazione del pittore, e propongono soggetti interessanti anche per capire lo sviluppo tecnico adottato dall’autore. Il ritratto della moglie degli anni Cinquanta è intriso di atmosfere, perfetta eco di ricerche consimili condotte in ambito nazionale e sardo (da Domenico Purificato al Costantino Spada compagno di studi sassaresi), presentando una inconsueta pennellata levigata, un colore ispessito e condotto per velature, per un’opera che voleva essere “finita” in ogni sua parte, distante dalla viziata abitudine contemporanea a vedere Corriga quale esecutore “pittoricistico” e bozzettista, carattere suo più conosciuto. E carichi di emozione e trasporto sono alcuni ritratti dei figli: quelli del ragazzo nudo assomigliano agli studi accademici del francese Gericault. Agli spagnoli sei-settenteschi porgono invece tributi quelli della figlia bambina e soprattutto gli autoritratti: febbricitanti, frementi e gialli di luce malarica e goyesca, nei quali l’indomito Antonio Corriga vuole raffigurarsi come un campo arato o un fico secco: umido, dolce di fertilità e aperto da ferite e solchi propri di chi ha tanto amato e, disperatamente, “ne vorrebbe ancora”.
Non poteva mancare, doveroso e naturale omaggio alla maniera più nota e amata dell’artista, il Corriga atzarese, quello dei campi attraversati da luci intense, da colori accesi, da nostalgici quanto brillanti turchini; quello dei frutti e dei fiori, dei cavalli, dei costumi sardi e delle popolane mentre lavorano.
La scelta, se si vuole anche provocatoria, di proporre una mostra di quello che oggi è in Sardegna l’artista più popolare e più ricercato dal grande pubblico, l’unico a godere di un “vero” e spontaneo mercato, rientra senza sbavature e a pieno titolo nella programmazione del Palatu villanoviano - una struttura al servizio del dibattito artistico visuale contemporaneo – che propone accanto alle espressioni di avanguardia anche quelle che, per altri versi e forse maggiormente, condizionano il sociale.
Corriga è un caso esemplare di artista eletto dal popolo che esiste anche a dispetto dei critici e degli storici esegeti e “puristi” che preferiscono “non vedere” e continuare in una pia illusione a pensare l’arte come un fatto mentale alieno dal compromesso con la realtà quotidiana.
L’inaugurazione è prevista per le ore 19.30 e sarà preceduta da un dibattito al quale prenderanno parte l’artista; Sebastiano Monti, sindaco di Villanova Monteleone; Antonello Cuccu, architetto e Salvatore Ligios, responsabile delle attività di Su Palatu.
La mostra potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 17.00 alle ore 21.00, e rimarrà aperta sino al 8 settembre. L’ingresso è gratuito.
Per informazioni: Calarinas psc tel e fax 079 960400 e-mail: calarinas@tiscali.it
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