|
A.B.
17 maggio 2014
Firenze: presentato il libro di Giacomo Mameli
L’Associazione Culturale dei Sardi in Toscana ha organizzato la presentazione di Il Forno e la Sirena, che rientrava nella rassegna letteraria Nuove firme di Sardegna

FIRENZE – E’ stato presentato mercoledì, nella Sala Rossa di Palazzo Medici Ricciardi, “Il Forno e la Sirena”, il libro scritto da Giacomo Mameli (“Cuec editrice”), nell’incontro organizzato dall’“Acsit-Associazione Culturale dei Sardi in Toscana”, all’interno della rassegna letteraria “Nuove firme di Sardegna”, patrocinata dalla Provincia di Firenze, da “Fasi”, dalla Regione Autonoma della Sardegna e da “Radio Atividade Sardas”.
L’opera di Mameli parte dai racconti di due testimoni diretti del Novecento: dell’ultracentenario di Perdasdefogu Vittorio Palmas Cazzai Prigioniero nei lager polacchi e tedeschi) e Antonio Brundu di Monserrato, che ricorda i bombardamenti del 1943. L'autore del libro ha sottolineato quanto sia «necessario tenere aperto lo sportello della memoria. Sarebbe bello che i giovani laureati girassero la Sardegna paese per paese a raccogliere queste atroci testimonianze. E' un archivio che rischia seriamente di essere perduto se non si fa qualcosa di concreto». Un libro che ha trovato un riscontro positivo anche dal giornalista Goffredo Fofi, che nota come sia «bello, commovente e utile riascoltare queste voci senza retorica, nella loro mescolanza di disperazione e speranza, nella loro libertà e vitalità della loro lingua imbevuta di dialetto, e confrontarle con le frastornanti chiacchiere dei nostri giorni».
Ad introdurre il libro, la ricercatrice in Antropologia Emanuela Rossi ed il docente di Antropologia all'Università di Firenze Pietro Clemente, che ha sottolineato come Mameli parli «di storie in cui le persone parlano la lingua della loro vita, una lingua che spesso ignoriamo. I racconti del libro sulla Seconda Guerra Mondiale connettono, tramite questa lingua, Perdasdefogu con il mondo intero». Presente all'evento la presidente dell’Acsit Fiorella Maisto, che si è detta «onorata di aver presentato ai nostri soci il libro del professor Mameli che ci ricorda un capitolo importante e, ahimè, doloroso della nostra storia, che va tenuto sempre vivo. I nostri più vivi ringraziamenti a Mameli per questa importante opera».
Nella foto: un momento della presentazione
|