M. P.
24 maggio 2014
Tasi: Porto Torres approva le aliquote massime
Approvato il regolamento per la disciplina del Tributo sui servizi indivisibili, Tasi e delle aliquote relative all’anno 2014. A Porto Torres l´aliquota massima al 2,5 per mille

PORTO TORRES - Si chiama Iuc (imposta unica comunale) la nuova tassa che aumenta le tasse. Niente di unico, poiché comprende: la vecchia Imu che sarà pagata da tutti i proprietari di immobili, con esclusione delle prime abitazioni non di lusso; la Tasi, tributo sui servizi indivisibili dei Comuni, che sarà pagato dai proprietari di immobili, comprese le prime case, e che avrà una quota (variabile) a carico degli inquilini; la Tari, la tassa sui rifiuti destinata al pari di Tarsu, Tia e Tares ai proprietari o gli inquilini. La legge di stabilità introduce con la nuova Iuc solo 25 euro di detrazione media, pertanto costerà di più dell’Imu. Ma il conto diventa più salato per le famiglie, se i Comuni sceglieranno di applicare l’aliquota più alta.
Il Comune di Porto Torres ha scelto di approvare, ieri in Consiglio Comunale, le aliquote Tasi al 2,5 per mille, dovuta anche per le prime abitazioni, il massimo, senza prevedere alcuna detrazione. Pertanto su una abitazione principale con rendita catastale di 400 euro, la Tasi secondo l’aliquota approvata in consiglio ieri, costerà 168 euro a tutte le famiglie con due figli. L’imu al 5 per mille sarebbe costata 36 euro, un aumento dell’imposta Tasi, dunque del 370%. L’approvazione del Regolamento per la disciplina del Tributo sui servizi indivisibili, Tasi e delle aliquote relative alla stessa Tasi per l’anno 2014, questi i due punti approvati dalla maggioranza (Scarpa, Cermelli, Borgacci, Piras, Satta, Cossu, Fiori, Andolfi, Usai, Madeddu e Murgia) ieri durante l’assemblea consiliare, in cui gli emendamenti proposti dall’opposizione (Pistidda, Canu, Mura, Sorrenti, Ledda, Francesconi, Tanda e Chessa) sono stati tutti rigettati.
Nessuna deviazione delle aliquote, dunque, a sostegno e ad appannaggio di alcune categorie deboli. Nulla vieta ai Comuni di applicare anche l’aliquota zero o prevedere detrazioni dall’imposta ma si tratta di farlo a proprie spese. Dopo che i tecnici della struttura (Antonella Mura, Alessandro Pintus e Orlando Giaconi) hanno illustrato le componenti della Iuc, articolato in due parti: le regole fissate dal legislatore sull’imposta (legge 47/2013) e quelle relative alle aliquote, con una dimostrazione di quello che sarà l’impatto nella sua applicazione, si è aperta la discussione sui singoli emendamenti (10 in totale). E’ Luciano Mura, primo firmatario che chiede che venga applicato il primo emendamento che prevede la possibilità di una riduzione delle tariffe a favore di particolari categorie di famiglie. Ma anche la proposta di inserimento di un articolo nel regolamento per spiegare quali siano i servizi indivisibili che comprende la Tasi, fatta dal consigliere Chessa viene bocciato. L’emendamento di Davide Francesconi che prevede un format per semplificare il calcolo della Tasi, non ottiene più fortuna. E così anche i successivi emendamenti.
Per la maggioranza l’opposizione sa fare ostruzionismo e come sottolinea Pietro Madeddu, il 50% delle dichiarazioni Isee fatte dai cittadini di Porto Torres, sarebbero false. Gilda Usai attacca la precedente amministrazione, evidenziando che manca una banca dati aggiornata dal 2006, che riguarda i contribuenti, ma che tuttora, dopo quattro anni di amministrazione Scarpa, pare non sia stata ancor aggiornata. Lo stesso Sindaco Scarpa giustifica l’applicazione delle tariffe, attribuendo la responsabilità a precedenti amministratori della Provincia, i quali sarebbero “colpevoli” del mancato pagamento del debito della Provincia (2milioni e 900mila euro), che lo stesso Ente era predisposto a corrispondere a rate, ma che il Comune di Porto Torres ha preteso con un “tutto e subito” attivando una procedura legale. Negli interventi della maggioranza, si promette di rimandare all’approvazione del bilancio, la possibilità di applicare gli sgravi fiscali per le famiglie con redditi più bassi. Si spera anche in un recupero delle quote Ici dovute da E.On per gli immobili industriali. Ma l’opposizione non ci sta nel metodo, come nella forma e sui contenuti e accusa la maggioranza di avere avuto tanto coraggio nell’approvare un regolamento con le aliquote tasi, costruito sulle tasche dei cittadini.
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