A.B.
30 maggio 2014
Uil Pensionati: Mereu confermato segretario
Al termine del decimo Congresso, svoltosi nelle sale dell’Hotel Setar di Quartu Sant’Elena, Rinaldo Mereu è stato confermato all’unanimità segretario generale della Uil Pensionati Saredegna

QUARTU SANT’ELENA – Al termine del decimo Congresso, svoltosi nelle sale dell’“Hotel Setar” di Quartu Sant’Elena, il 65enne Rinaldo Mereu è stato riconfermato (per il secondo mandato), all’unanimità dei delegati, segretario generale della Uil Pensionati Sardegna.
La seconda giornata dei lavori è cominciata con l’intervento dei numerosi delegati e rappresentanti che hanno sottolineato aspetti particolari, integrativi e spesso rafforzativi della relazione introduttiva di Mereu. Ai lavori, prima dell’espletamento delle procedure di rito, della elezione dei delegati al Congresso Nazionale e della Segreteria Regionale, è intervenuto il segretario generale della Uil Pensionati nazionale Romano Bellissima. Ripercorrendo la grave e lunga crisi economica, Bellissima si è detto preoccupato soprattutto per il futuro e per la grave disoccupazione. «Il lavoro è sempre servito a pagare le pensioni – ha spiegato – per cui, oggi, diminuendo drasticamente le occasioni di lavoro, sono a rischio le pensioni del domani oramai vicino. Per questo chiediamo alle istituzioni un impegno urgente per arginare questa crisi, coinvolgendo il sindacato in tutte le forme e in tutte le categorie, compresa quella dei pensionati che rivendicano, a tutti i livelli, un ruolo contrattuale importante e necessario».
Invece, la giornata di mercoledì si era chiusa con l’intervento del segretario generale della Uil Sardegna Francesca Ticca, che ha rimarcato la volontà della sigla sindacale di una maggiore presenza nel territorio attraverso un sistema di rete capace di raggiungere il maggior numero di persone. «È diventato un luogo comune affermare che la gente non ci segue perché non ci capisce. È il momento di riallacciare questi contatti con la base e farli crescere sempre di più», ha spiegato.
Nella foto: Rinaldo Mereu
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